Interventi per la pesca siciliana, le tre proposte del PD

In vista delle variazioni di bilancio 2025/2027 il gruppo parlamentare del Partito Democratico all’Ars hanno presentato tre emendamenti a favore del settore della pesca, con un impegno finanziario complessivo di 45 milioni di euro.

Le misure mirano a promuovere la sostenibilità, tutelare le marinerie locali e contenere i costi operativi delle imprese ittiche. Ad annunciarlo è stato il capogruppo Michele Catanzaro, in occasione della sua partecipazione ad un’assemblea pubblica che si è svolta a Sciacca, organizzata dalle autorità istituzionali cittadine e con la presenza di numerosi armatori e pescatori.

Ecco i tre emendamenti: 

Rinnovo della flotta peschereccia: un fondo straordinario da 30 milioni di euro per incentivare l’acquisto di nuove imbarcazioni a basso impatto ambientale e l’ammodernamento di quelle esistenti. Il contributo può coprire fino all’80% della spesa ammissibile. Priorità sarà data ai giovani imprenditori e alle PMI che rispettano le normative sulla pesca sostenibile e la sicurezza sul lavoro.

Ristori per la marineria di Sciacca: 5 milioni di euro in ristori per le imprese di pesca di Sciacca penalizzate dalle restrizioni sulla pesca volante a coppia nelle acque del Co.Ge.Pa. di Mazara del Vallo. I fondi saranno distribuiti in base al numero di addetti impiegati.

Contributi per il carburante: 10 milioni di euro per sostenere le imprese di pesca siciliane nel contenimento dei costi del gasolio, in aggiunta alle agevolazioni statali sul carburante agricolo. I criteri di assegnazione saranno definiti entro 60 giorni con decreto assessoriale.

Mi auguro – ha dichiarato Catanzaroche queste misure vengano approvate perchè possono rappresentare un passo concreto nel percorso di sostegno ad un prezioso settore produttivo che sta affrontando un momento storico di grave difficoltà. Ma deve essere solo una fase di un complessivo rilancio del settore ittico siciliano, con attenzione alla sostenibilità, alla competitività e alla tutela delle comunità costiere. A queste misure deve aggiungersi un’azione incisiva a Palermo e a Roma dei governi di centrodestra presso le istituzioni europee, allo scopo di salvaguardare la pesca siciliana, costretta ad operare con costanti e pressanti restrizioni che non tengono conto delle specificità dell’area mediterranea”.

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