Contenzioso Italia Tunisia: Tumbiolo, rivedere regole pesca ‘Mammellone’

“Occorre rivedere regole e delimitazione della zona a sud di Lampedusa e ad est delle coste della Tunisia e delle isole Kerkennah, riconosciuta ed istituita bilateralmente come area marina protetta, il cosiddetto “Mammellone”. E’ quanto si desume da un comunicato del Distretto della Pesca e Crescita Blu, pubblicato dopo l’incontro di una sua delegazione a Tunisi con vari rappresentanti delle istituzioni locali al fine di rafforzare la cooperazione transfrontaliera in campo marittimo e per sostenere le buone pratiche di vicinato fra la Tunisia e la Sicilia.

Il presidente del Distretto, Tumbiolo ha avuto un colloquio anche con il presidente del Europarlamento Antonio Tajani in questi giorni in visita ufficiale a Tunisi. Le richieste che, a nome del Coordinamento Filiera Ittica Mazara, Tumbiolo ha rimarcato, – si legge nel comunicato – sono finalizzate a limitare il contenzioso in atto fra Italia e Tunisia a causa dei continui sequestri di pescherecci siciliani nel cosiddetto “Mammellone” (un’ampia zona, a sud di Lampedusa e a est delle coste della Tunisia e delle Isole Kerkennah, riconosciuta ed istituita bilateralmente come area protetta alla pesca).

“Negli ultimi mesi si è assistito ad un rinnovato, quanto pericoloso, ricorso alle armi da parte delle Autorità Militari Tunisine. Ciò rischia – dichiara Tumbiolo – di incrinare seriamente le relazioni fra i due Paesi, che nella realtà dei fatti sono eccellenti sotto tutti i punti di vista. C’è però una spina nel fianco nei rapporti fra Italia e Tunisia, è una spina di pesce. Bisogna lavorare insieme con molta buona volontà per togliere questa fastidiosa spina. Bisogna rivedere la delimitazione dell’area di protezione istituita da 50 anni”.

“Le mutate condizioni morfologiche ed i risultati raggiunti impongono una semplificazione attraverso una nuova delimitazione dell’area protetta e soprattutto le regole gestionali, finalizzando ciò al migliore rispetto dell’ambiente, alla rigenerazione delle risorse marine secondo i principi della Blue Economy, ma soprattutto per rafforzare la cooperazione marittima ad ogni livello. Ciò è indispensabile – aggiunge Tumbiolo – a prevenire incidenti che rischiano di inficiare il difficile, complesso, cammino che l’Europa, l’Italia, la Sicilia e la Tunisia hanno intrapreso su molti fronti”.

Sugli stessi argomenti si é espresso più volte con i giornalisti il presidente dell’Europarlamento Tajani dicendosi convinto che, con l’impegno reciproco, si possa giungere ad un accordo che soddisfi le esigenze dei pescatori di entrambi i paesi.

Potrebbero interessarti anche...