L’8 luglio si celebra il Mare Nostrum: la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo

Oggi 8 luglio si celebra la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo. 

Fu istituita nel 2014 per aumentare la consapevolezza sullo stato di salute e sui pericoli che lo minacciano. Il nome Mediterraneo significa “in mezzo alle terre”, mentre l’appellativo di “Mare Nostrum”, che gli assegnato dagli Antichi Romani stava a significare l’enorme potere su di esso che l’Impero aveva acquisito. Culla di alcune delle più antiche civiltà del mondo, il Mediterraneo è uno scrigno di biodiversità che ospita migliaia di specie, tra pesci e vegetali: oltre 12 mila specie marine, tra il 4 ed 12% della biodiversità marina mondiale.

L’ho sempre sostenuto: l’Italia conta nel mondo soprattutto se conta nel Mediterraneo. Non è certo soltanto il nostro mare, ma è quello mediante il quale ha scritto la sua millenaria vicenda umana. Aveva ragione Bufalino quando notava che una goccia del Mediterraneo contiene più storia di tutti gli oceani del mondo. Spetta a noi tutelarlo e farne un motore di sviluppo sostenibile“. Ha dichiarato il ministro Nello Musumeci per l’occasione.
Il mare non è una risorsa inesauribile e va quotidianamente tutelato. Nonostante ospiti l’1% dell’acqua del pianeta, infatti, concentra il 7% delle microplastiche al mondo. Il Mediterraneo è anche il mare più invaso al mondo da pesci esotici: ben 200 nuove specie sono arrivate in queste acque negli ultimi 130 anni, a causa del cambiamento climatico ma anche introdotte dall’uomo in modo accidentale e non.

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