La Sicilia spiana la strada per la proroga delle concessioni balneari, Legambiente: “Ritirare il decreto, è incostituzionale”
La decisione non è stata accolta con favore anche da Legambiente Sicilia. Il presidente Tommaso Castronovo ha infatti espresso tutti i suoi dubbi e le sue perplessità: “Oltre il 60% delle spiagge sabbiose è attualmente occupato da stabilimenti balneari, la maggior parte dei quali gestisce per l’intero anno l’uso dei tratti di spiaggia concessa, privandoli così della libera fruizione pubblica. Stabilimenti balneari che dovrebbero essere concepiti come strutture a servizio della fruizione del mare ma che – aggiunge – per la maggior parte, sono dei veri e propri locali di ristorazione e discoteche ai quali indefinitamente, in spregio alle Direttive europee e alle sentenze della Corte costituzionale sulla concorrenza e trasparenza ed in assenza dei piani di utilizzo del demanio marittimo, hanno ottenuto l’uso proprio ed esclusivo di un bene comune“.
“Ci attendiamo che – conclude Castronovo – dopo i puntuali i rilevi di incostituzionalità del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e le sollecitazioni al governo nazionale e al parlamento a rivedere la norma che prevede la proroga delle concessioni balneari, il presidente Schifani ritiri il decreto dell’assessora Pagana e l’emendamento alla finanziaria in discussione all’Ars che proroga le concessioni demaniali marittime fino a dicembre 2025, in palese violazione delle norme europee e della giurisprudenza richiamata dal presidente della Repubblica“.