La Soprintendenza del Mare della Sicilia compie vent’anni: il ricordo di Sebastiano Tusa

Un semplice articolo di legge ne dispose la creazione, seguendo in ciò l’esempio della “Eforìa alle antichità subacquee” già da tempo esistente in seno al Ministero della Cultura della Grecia. In Europa, e forse nel mondo, si trattò dunque, in ordine di tempo, della seconda istituzione governativa appositamente demandata alla ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo.

Francesco Paolo Scarpinato
“Oggi – dice l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – la Soprintendenza del Mare vuole celebrare e ripercorrere la sua storia rivolgendo innanzitutto un pensiero commosso a Sebastiano Tusa che ci ha prematuramente lasciato nel 2019. La sua memoria è presente in tutti noi che portiamo avanti i suoi insegnamenti proiettati nel futuro dell’archeologia subacquea“.

Ferdinando Maurici
“Le forze dell’ordine – afferma il soprintendente del Mare, Ferdinando Maurici – sono state un supporto fondamentale in questi vent’anni con il generoso contributo di uomini e mezzi, assicurando inoltre la indispensabile sicurezza in acqua per i subacquei della Soprintendenza“.
Nel pomeriggio il tema sarà “Uno sguardo sopra e sotto il Mediterraneo e l’Atlantico”. Dopo una incursione nel campo della letteratura da parte di Gianni Eugenio Viola, sarà la volta dei responsabili di istituzioni pubbliche italiane e di Paesi Ue che hanno le medesime finalità istituzionali della Soprintendenza del Mare che racconteranno storie di navigazioni, naufragi e recuperi nell’arcipelago maltese e nello stretto di Gibilterra. La sessione proseguirà con gli interventi dei responsabili di due istituzioni culturali private con le quali la Soprintendenza del Mare collabora da molti anni: Mario Arena, uno dei più affermati subacquei altofondalisti italiani, che con i subacquei della società Sdss ha contribuito al recupero di gran parte dei rostri della battaglia delle Egadi in sinergia con la statunitense RPM Nautical Foundation da un ventennio al fianco della struttura regionale, mettendo a disposizione uomini e mezzi straordinari, a partire dalla nave oceanografica Hercules; al fondatore della RPM, George Robb jr, e al presidente, James Goold, saranno invece affidate le conclusioni della giornata.





