La Soprintendenza del Mare spiega le vele e si racconta in rete
Si apre oggi, venerdì 5 giugno, alle ore 16.30, con una conversazione su “Le attività della Soprintendenza del Mare dai primi ritrovamenti all’utilizzo delle nuove tecnologie” affidata alla Soprintendente Valeria Li Vigni, il primo di un ciclo di 9 incontri in rete che ci accompagneranno alla scoperta del patrimonio custodito nei fondali marini della Sicilia e dell’attività svolta dalla Regione Siciliana per preservarlo e valorizzarlo.
“Il Mediterraneo custodisce un immenso patrimonio che va individuato, recuperato, tutelato e reso fruibile attraverso le più moderne tecnologie. Dal 2004 la Sicilia, attraverso la prima Soprintendenza del Mare istituita in Italia, svolge un lavoro di tutela, vigilanza e valorizzazione del patrimonio sommerso. Un lavoro delicato e impegnativo che sempre più deve coniugare l’attività di studio e ricerca storica con l’applicazione delle nuove tecnologie e della robotica. E’ per questo – dice l’assessore dei beni Culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà –, che terrà a battesimo il ciclo di incontri con un saluto di apertura – che stiamo lavorando a rinsaldare i rapporti di collaborazione con gli atenei siciliani, soprattutto quelli che attivi nella ricerca robotica, che possono dare un grande slancio nella ricerca sottomarina. Tutto questo – continua – senza perdere di vista la compiuta realizzazione del Museo del Mare che completerà il progetto del nuovo fronte a mare di Palermo che sempre più deve vedere in rete la Città di Palermo, l’Autorità Portuale, la Regione Siciliana”.
La Soprintendenza del Mare è stata istituita in Sicilia nel 2004, grazie all’impegno ed alla tenacia di Sebastiano Tusa, per tutelare, gestire e valorizzare la cultura del mare con compiti di ricerca, censimento, tutela, vigilanza, valorizzazione e fruizione del patrimonio archeologico subacqueo, storico, naturalistico e demo-antropologico dei mari siciliani e delle sue isole minori.
I nove incontri tematici – affidati a competenze esperte interne alla stessa Soprintendenza – potranno essere seguiti attraverso la piattaforma “Zoom”, alla quale potranno accedere un massimo di 90 persone attraverso un link che sarà inviato unitamente alle sintetiche indicazioni per l’accesso, alle prime che hanno chiesto di partecipare con un messaggio privato inviato alla Soprintendenza del Mare, tramite “Messenger”.
Il calendario degli incontri:
Venerdì 5 giugno – Valeria Li Vigni “Le attività della Soprintendenza del Mare dai primi ritrovamenti all’utilizzo delle nuove tecnologie”
Mercoledì 10 giugno – Gabriella Monteleone (Alessandra De Caro), “Palazzetto Mirto da residenza privata a sede della Soprintendenza del Mare”
Venerdì 12 giugno – Francesca Oliveri (Gabriella Monteleone), “I corni navali tra uso cultuale e pratico”.
Mercoledì 17 giugno – Anna Ceffalia (Claudio Di Franco), “Dinamiche socio-antropologiche di una pandemia.. Il morbo venuto dal mare”
Venerdì 19 giugno – Nicola Bruno, “le ricerche della Soprintendenza del Mare nella Sicilia Sudorientale”
Mercoledì 24 giugno – Corrado Pedone, “la nave Patria, intesa come simbolo storico ed eredità immateriale”.
Venerdì 26 giugno – Antonella Testa (Francesca Oliveri) “Il relitto di Marausa: dallo scavo alla musealizzazione“
Mercoledì 1 luglio – Claudio Di Franco, “La seconda guerra mondiale nei fondali siciliani – i relitti dell’operazione Husky”
Venerdì 3 luglio – Alessandra De Caro (Gabriella Monteleone) “la valorizzazione del Museo Blu”
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