L’archeologia subacquea siciliana protagonista a Napoli

Il Parco archeologico dei Campi Flegrei a Napoli ospita dal 24 maggio fino a dicembre la mostra “I pionieri dell’archeologia subacquea nell’area Flegrea ed in Sicilia” all’interno delle sale del Castello di Baia.
Alla presenza del dirigente generale Sergio Alessandro e del direttore del Museo archeologico di Napoli Paolo Giulierini, la mostra è stata inaugurata in una mattinata densa di emozione per i tanti ricordi del compianto Sebastiano Tusa cui la mostra è dedicata. Una dedica fortemente voluta per chi ha impegnato la propria vita per l’archeologia e le ricerche subacquee, anche in terra campana.
L’esposizione, con allestimento e curatela realizzati da Teichosarcheologia di Napoli, racconta la stagione di nascita dell’archeologia subacquea in Italia fin dagli anni ’50, quelli delle prime fasi pionieristiche, contrassegnate dalle grandi scoperte che ne sono derivate e che hanno dato impulso alla ricerca scientifica in questo campo.
Un racconto fatto di documenti d’archivio, foto d’epoca e lettere dei protagonisti della ricerca archeologica subacquea del Sud Italia, provenienti dagli archivi delle Soprintendenze ai Beni culturali della Regione Siciliana, dalle Soprintendenze del ministero per i Beni e le attività culturali, da Istituti specializzati e da archivi privati.
Ripercorrendo le prime esperienze ricche di genuina passione e romanticismo, il racconto giunge fino alla creazione della Soprintendenza del mare della Regione Siciliana da parte di Sebastiano Tusa: un momento storico importante che segna il passaggio dal periodo delle scoperte fortuite alla ricerca scientifica sistematica e alla tutela del mare da parte di una pubblica amministrazione, prima e unica in Europa.
Il percorso espositivo si snoda attraverso le sale del suggestivo castello aragonese, sede del Parco dei Campi Flegrei; la ricca esposizione sui pionieri dell’area campana e i ritrovamenti effettuati fin dagli anni 50, sono il preludio alla sezione interamente dedicata alla Sicilia e alla storia dell’archeologia subacquea isolana. Una completa esposizione dei maggiori ritrovamenti e delle ricerche effettuate nei fondali siciliani dall’epoca pionieristica fino alle ultime scoperte effettuate dalla Soprintendenza del Mare. Un itinerario di grande suggestione arricchito da installazioni multimediali e da documenti che raccontano la Battaglia delle Egadi e i ritrovamenti ad essa legati.
Rappresenta, inoltre, una preview della mostra “Thalassa. Meraviglie dei mari della Magna Grecia e del Mediterraneo”, che sarà inaugurata il prossimo mese di dicembre al Museo archeologico nazionale di Napoli (Mann).
Un progetto culturale promosso dal Mann, dal Parco archeologico dei Campi Flegrei, dall’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana e da Teichos, grazie al protocollo sottoscritto per sviluppare, nel prossimo triennio, una serie di attività culturali, di ricerca, divulgazione e informazione in Campania e in Sicilia.
«Il compianto assessore Sebastiano Tusa – sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – ha lavorato con passione a questo progetto, agli eventi collegati e a questa stessa mostra, realizzata anche grazie alle sue fondamentali indicazioni. Questo appuntamento costituisce perciò anche un primo grande omaggio e un riconoscimento sentito rivolto alla memoria di un grande archeologo e soprattutto di un grande uomo che ha rappresentato un punto di riferimento per l’archeologia subacquea mondiale. Il miglior modo per commemorare il lavoro di uno studioso che ha dedicato la sua vita allo studio e alla divulgazione del ricco patrimonio culturale siciliano. La Sicilia, dunque, continua a rappresentare oltre i suoi confini, il suo progetto di grande respiro che si inquadra nella più ampia programmazione culturale dell’assessorato dei Beni culturali. E seguendo l’eredità culturale che Sebastiano ci ha lasciato promuove iniziative che ricostruiscono la storia di una terra, che con i suoi tesori è protagonista del panorama culturale internazionale».

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