Linee guida per ottenere le nuove concessioni demaniali, Savarino: “Creare posti di lavoro e occasioni di sviluppo”
Nei giorni scorsi l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente Giusi Savarino ha incontrato i sindaci e tecnici dei 123 Comuni costieri siciliani, per chiarire le procedure in merito all’adozione dei piani di utilizzo del demanio marittimo (Pudm). Nel corso della riunione sono intervenuti dirigenti e funzionari della Regione, che hanno chiarito gli aspetti tecnici della procedura. Per i comuni inadempienti, è stata approvata una norma regionale che prevede la pianificazione regionale dei piani di utilizzo del demanio marittimo, in modo da evitare ritardi che bloccherebbero il rilascio delle concessioni demaniali marittime.
A tal riguardo, fatta salva la proroga delle esistenti al 2027 prevista dal Governo nazionale, l’assessore ha predisposto le linee guida per il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime, ai sensi della legge 15/2005 e della l.r. 32/2020, destinate ad orientare l’attività amministrativa dei comuni. Linee guida che individuano la procedura per la pubblicazione dei bandi per la concessione di nuovi beni demaniali marittimi destinati ad attività turistico-ricreative e sportive, gli interventi ammissibili e le indicazioni per la valutazione delle domande. L’occasione è stata propizia anche per presentare tre avvisi pubblici, pubblicati in GURS nei giorni scorsi relativi alle azioni 2.7.1. e 2.7.2. del PR FESR Sicilia 21/27.
Nello specifico, un avviso prevede interventi volti a preservare la biodiversità ed il recupero ambientale delle aree di pregio naturalistico ricadenti nel demanio marittimo regionale con una dotazione finanziaria di 15.500.000 di euro; altro avviso riguarda interventi di tutela e ripristino degli habitat di Direttiva e degli habitat delle specie di interesse comunitario degradati dei siti natura 2000 con una dotazione finanziaria di 5.000.000 euro; l’ultimo avviso, invece, riguarda gli interventi per l’acquisizione al demanio di siti natura 2000, ricadenti all’interno delle aree protette della Regione Siciliana, con una una dotazione finanziaria di 30.000.000 euro. “Stiamo lavorando – ha detto l’assessore Savarino – per mettere i Comuni costieri siciliani nelle condizioni di poter sfruttare al meglio le loro bellezze naturali, creando nuovi posti di lavoro e occasioni di sviluppo. Questa sinergia tra Comuni, e Governo Schifani attiva buone pratiche e snellisce iter burocratici”.
Giudizio negativo per le deputate del M5S, Cristina Ciminnisi e Stefania Campo
“L’assessore sulla scia della confusa riforma varata dal governo nazionale per tacitare temporaneamente l’UE, continua a fare melina e non risponde alle esigenze dei concessionari balneari. Eppure – spiega Ciminnisi – ci abbiamo provato proponendo una norma che introduceva l’obbligo da parte dell’assessorato di redigere le “Linee guida per la redazione dei PUDM” e il “Bando tipo per le aree concedibili”, sin dalla stagione in corso. Purtroppo i nostri dubbi, circa la capacità di recepire una riforma che, se ben congegnata, avrebbe portato benessere per le imprese balneari dell’Isola, erano fondati”.
“La norma varata da questa maggioranza di centrodestra – aggiunge l’on. Campo – non risponde in primis alle esigenze dei concessionari uscenti glissando ipocritamente sulla loro sorte e senza neppure prendere in considerazione termini di scadenza delle concessioni: 2027 o 2033 in virtù della specialità statutaria della nostra regione. Silenzio imbarazzante anche per gli indennizzi ed in relazione alle priorità sui bandi, su cui si tace artatamente, attendendo il famigerato decreto da Roma”.