LinkedIn e X: piattaforme che crescono tra AI, formazione e relazioni ristrette
LinkedIn e X: piattaforme che crescono tra AI, formazione e relazioni ristrette
di Giuseppe Miccoli
Nel panorama sempre più affollato e competitivo dei social media, LinkedIn e X (ex Twitter) sembrano aver scelto direzioni precise per evolversi: da un lato l’efficienza professionale potenziata dall’AI, dall’altro la formazione e l’intimità digitale.
LinkedIn, da tempo riferimento per il networking professionale, ha alzato l’asticella con l’introduzione delle pagine aziendali premium. Si tratta di una serie di strumenti avanzati pensati per migliorare l’engagement dei brand e la loro capacità di convertire visitatori in contatti. Tra le novità più interessanti troviamo pulsanti di call-to-action personalizzati, display di testimonianze e strumenti di scrittura assistita da intelligenza artificiale.
Questi elementi, insieme, disegnano un nuovo paradigma per le aziende: non più solo “essere presenti” su LinkedIn, ma raccontarsi con coerenza, strategia e persuasività. I pulsanti CTA permettono di orientare l’utente verso azioni specifiche – visita al sito, iscrizione a webinar, richiesta di preventivo – direttamente dalla pagina aziendale. Le testimonianze visibili aumentano la fiducia e il senso di comunità, mentre l’AI aiuta nella produzione di contenuti pensati per l’algoritmo ma anche per l’occhio umano.
Il risultato? Un profilo aziendale che si avvicina sempre più a un hub di conversione e reputazione, e sempre meno a una semplice vetrina passiva.
Dall’altra parte, X – che continua a reinventarsi dopo il rebranding da Twitter – sceglie un doppio binario: formazione e intimità.
Con il lancio di Ads Academy, la piattaforma mette a disposizione un vero e proprio centro di formazione per marketer e advertiser, pensato per aiutare professionisti e aziende a ottimizzare le loro campagne pubblicitarie, conoscere le nuove metriche e sfruttare al meglio i formati offerti. In un’epoca in cui ogni euro speso in advertising deve essere tracciabile e giustificato, fornire competenze è una mossa strategica. X si posiziona così non solo come canale, ma come consulente.
Ma la novità forse più sorprendente è quella dei live streaming per “Amici stretti”. Una funzione che sembra guardare più a Instagram che al mondo dei tweet. Da oggi, alcuni utenti possono trasmettere in diretta solo a un pubblico selezionato, ristretto, personale.
È un segnale interessante: la diretta torna a essere relazione, non solo esposizione. In un tempo di connessioni globali e visibilità forzata, c’è chi torna a valorizzare la dimensione privata, quella dei pochi, dei fedeli, dei rilevanti.
LinkedIn e X, quindi, affrontano il 2024 con due proposte ben distinte ma complementari: una professionalità più performante e una socialità più controllata.
Perché crescere online oggi non significa solo espandersi, ma anche saper scegliere come, dove e con chi.