Da sempre punto fermo dell’azione del governo Musumeci, il programma di valorizzazione e di messa in sicurezza delle isole minori passa questa volta da Lipari, la più grande dell’arcipelago delle Eolie. Qui sarà realizzato un intervento per proteggere un tratto di costa – quello dove si estende la splendida spiaggia di Canneto, zona balneare d’eccellenza – particolarmente esposto all’aggressione delle mareggiate e, dunque, a forte rischio erosione. Bisognerà, anzitutto, effettuare una serie di indagini di tipo batimetrico, sedimentologico, biologico e archeologico ed elaborare il progetto definitivo. Servizi che l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione e diretto da Maurizio Croce, ha già messo in gara, con la possibilità di presentare le domande entro il prossimo sedici dicembre.
Già nei primi anni ’80 il Genio civile installò una serie di tetrapodi in calcestruzzo a protezione del litorale e del centro abitato, realizzando anche una barriera soffolta. Una soluzione che, con il passare del tempo, ha perso efficacia ed ecco perchè quelle opere andranno adesso irrobustite ed, eventualmente, ampliate con massi naturali in prossimità di Punta Sparanello. Si dovrebbe intervenire, inoltre, anche sul vecchio molo che potrebbe essere sostituito da un pontile a giorno per ristabilire, attraverso un bypass, il trasporto naturale delle sabbie su tutto il lungomare. Per consolidare l’arenile, sarà necessario, infine, un intervento di ripascimento per il quale sarà utilizzato anche il sedimento prelevato dal torrente Calandra.
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