Marebonus, la Commissione europea approva gli aiuti italiani per il trasporto merci intermodale

Via libera della Commissione europea al Marebonus. Arriva infatti da Bruxelles la notizia dell’approvazione, ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato dell’UE, di un pacchetto da 125 mln di euro per incoraggiare il trasporto merci a passare dal solo trasporto su strada al trasporto combinato strada-mare a corto raggio.

Lo scopo del regime è promuovere il trasporto intermodale al fine di deviare il traffico merci dalla strada, riducendo così l’impatto ambientale, sanitario e sociale del traffico stradale e la congestione delle infrastrutture stradali, in linea con gli obiettivi dell’UE Sustainable and Smart Strategia della mobilità e del Green Deal europeo .

Il rifinanziamento del Marebonus era stato introdotto in origine con la Legge di Bilancio del 2013 e stabilito con la Finanziaria del 2021. Il pacchetto varato dall’Italia sarebbe però diverso per quantità, tempi e modalità da quello ora autorizzato dalla Commissione Europea.

Nell’ambito del regime, che durerà fino al 31 dicembre 2027, l’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette. Il regime è aperto agli autotrasportatori che trasportano i loro veicoli merci per via navigabile su rotte marittime ammissibili da un porto italiano a un altro porto dello Spazio economico europeo. L’aiuto coprirà in parte i maggiori costi del trasporto marittimo a corto raggio rispetto alle opzioni di trasporto esclusivamente su strada. L’importo dell’aiuto sarà calcolato sulla base dei chilometri evitati sulla rete stradale italiana. I beneficiari possono ricevere un massimo di € 0,30 per veicolo-chilometro.

La Commissione ha valutato il regime in base alle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato, in particolare all’articolo 93 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea relativo al coordinamento dei trasporti. 

LA NOTA DI ASSARMATORI

Grande soddisfazione è espressa oggi da Assarmatori per la decisione assunta dalla Commissione europea, che ha approvato lo schema di supporto italiano all’intermodalità gomma-mare, con lo scopo di “promuovere il trasporto intermodale al fine di spostare il traffico merci dalla strada, riducendo in questo modo l’impatto ambientale, sanitario e sociale del traffico stradale e decongestionando le infrastrutture stradali; ciò in linea con gli obbiettivi fissati dalla Strategia dell’UE per la mobilità sostenibile e intelligente e del Green Deal europeo“.

Per più di due anni Assarmatori ha fornito il suo contributo tecnico nell’ambito della procedura negoziale che ha visto impegnata, da un lato, la Direzione Generale per le Politiche Integrate di Mobilità Sostenibile, la Logistica e l’Intermodalità del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e, dall’altro lato, la DG COMP della Commissione europea.

L’obbiettivo adesso – commenta il Presidente di Assarmatori, Stefano Messina – è quello di riuscire a utilizzare le risorse, ovvero 125 milioni di euro, nel più breve tempo possibile. Questo consentirebbe di imprimere ulteriore slancio ai servizi delle Autostrade del Mare, segmento in cui l’Italia è leader indiscusso nel Mediterraneo e che contribuisce a realizzare una vera sostenibilità ambientale, trasferendo traffico dalla strada al mare e riducendo quindi incidentalità e inquinamento. Si tratta infine di una misura importante soprattutto in un momento come quello attuale caratterizzato da una forte spinta inflazionistica che sta erodendo il potere di acquisto delle famiglie“.

LA NOTA DI CONFITARMA

Confitarma esprime soddisfazione per l’approvazione da parte della Commissione europea dello schema di sostegno al trasporto intermodale strada/mare, in cui crede da sempre, pur evidenziando la scarsità delle risorse disponibili.

Le moderne autostrade del mare nascono nei primi anni ‘90 dall’idea e dalla caparbietà degli armatori italiani – e fin dal 2002, in un contesto del tutto innovativo in ambito nazionale, quando non vi era ancora alcun quadro normativo comunitario di riferimento, Confitarma collabora con il Ministero dei Trasporti, prima per la definizione dell’Ecobonus e successivamente, nel 2016, per dare avvio al Marebonus.

“Siamo soddisfatti che l’Ue abbia oggi approvato lo schema di Regolamento – ha affermato il Presidente Mario Mattioli – ma riteniamo anche che i fondi destinati a questo importante incentivo ambientale siano insufficienti per assicurarne la piena efficacia”.

Infatti, come più volte ribadito da Confitarma, nonostante i vantaggi ambientali riconosciuti da ENEA e Governo al precedente Marebonus e nonostante il fatto che lo stesso Marebonus sia stato dieci volte più efficiente del Superbonus edilizio al 110%, le risorse stanziate per il nuovo incentivo sono state ridotte della metà.

“Abbiamo più volte chiesto di rendere strutturale il Marebonus e di aumentare gli stanziamenti ad almeno 100 milioni all’anno – conclude il Presidente Mattioli – Auspichiamo che il nuovo Governo apra sul tema una concreta riflessione con l’armamento in vista della prossima legge di Bilancio”.

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