Marina Militare: rimossi e distrutti 52 ordigni esplosivi nel mare di Altavilla Milicia
Cinquantadue ordigni esplosivi risalenti alla seconda guerra mondiale: 2 proiettili di grosso calibro, 46 di piccolo calibro, 1 mina antiuomo tedesca e 3 bombe da mortaio, giacenti da oltre 70 anni, a circa un metro di profondità nelle acque al largo di Palermo, tra Altavilla Milicia e Porticello, sono stati rimossi e neutralizzati dai Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Augusta.
L’intervento è durato tre giorni, gli ordigni esplosivi sono stati fatti brillare in un’area aperta, attraverso le consolidate procedure tese a preservare l’ecosistema marino. L’intervento d’urgenza del Nucleo SDAI è stato richiesto dalla Prefettura di Palermo, a seguito della segnalazione da parte di un’apneista di un oggetto la cui forma richiamava quella di un ordigno esplosivo.
Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato oltre 44.000 ordigni esplosivi di origine bellica, mentre dal 1° gennaio 2019 sono già 3.379 i manufatti esplosivi rinvenuti e neutralizzati nei mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 8.895 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 millimetri.
Con una storia di 170 anni alle spalle, i Palombari del Comsubin rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività.