Martedì 7 a Favignana seduta straordinaria del Consiglio Regionale della Pesca dedicata alla riapertura della Tonnara
Martedì 7 maggio, alle ore 11, a Favignana presso la Tonnara ci sarà una seduta straordinaria del Consiglio Regionale della Pesca dedicata alla riapertura della Tonnara fissa di Favignana (la seduta è aperta al pubblico).
Dopo il decreto del 17 aprile scorso sulla “campagna di pesca del tonno rosso – anno 2019” emanato dal Mipaaft – Dipartimento delle Politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca – Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, che assegna un surplus di quota indivisa di 84,69 tonnellate al sistema di pesca con tonnare fisse, e in occasione della Giornata Mondiale del Tonno, del 2 maggio, l’azienda Castiglione ha annunciato ufficialmente le operazioni di calo della tonnara di Favignana. Si tratta di un risultato importante, per l’ottenimento del quale l’azienda ha lavorato alacremente. E’ solo con l’ultimo decreto del 17 aprile scorso, che si chiariscono i criteri di assegnazione; criteri che destano non poca preoccupazione in casa Castiglione: “L’attuale distribuzione delle quote non garantisce la sostenibilità economica della tonnara. Il rischio imprenditoriale è molto alto – dichiara Filippo Amodeo, amministratore dell’azienda Castiglione – ma la nostra ambizione è essere partner tecnico di amministrazioni locali e nazionali e assieme a loro dare dignità al nostro territorio attraverso la pesca sostenibile, l’indotto e il turismo, la ripresa degli antichi mestieri, le produzioni di eccellenza”. L’impegno della Castiglione si spiega ricostruendone la storia: il suo fondatore Nino Castiglione collabora fin da giovane con la tonnara Florio di Favignana. Il suo piglio imprenditoriale lo riporta nell’isola negli anni ’80, come gestore dell’intero impianto e dello stabilimento. Alla sua morte, avvenuta nel 1987, gli eredi proseguono la gestione della tonnara Florio fino al 1996. Ritornare a gestire la pesca con tonnara a Favignana è, quindi, per gli eredi Castiglione, un’ambizione mai sopita: la memoria delle proprie origini e il controllo dell’intera filiera. Da anni l’azienda Castiglione è il primo produttore di tonno in scatola a marchio delle principali insegne della grande distribuzione italiana e – realtà industriale con già 230 dipendenti – ha a cuore l’occupazione locale. Calare la tonnara equivale a occupare circa 50 addetti e coinvolgere un indotto significativo. Inoltre, la ripresa della pesca, significa recuperare la lavorazione e l’inscatolamento del tonno rosso del Mediterraneo. A questo scopo la famiglia Castiglione ha acquistato il marchio Florio, futuro portavoce di una produzione a km zero, espressione di un territorio e delle sue eccellenze. Chiudendo così un circolo virtuoso iniziato con il fondatore, proseguito con i figli e i nipoti, tessuto con passione e professionalità e con le reti finalmente di nuovo a mare.