Maxi operazione “ATLANTIDE”: raffiche di sanzioni e sequestri in tutta la filiera ittica della Sicilia orientale
Ogni anno è sempre alta la domanda di prodotti ittici, soprattutto nel periodo delle festività natalizie e di fine anno. Per questo motivo la Guardia Costiera, in linea con gli obiettivi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha messo in campo un complesso dispositivo operativo finalizzato alla tutela delle scelte del consumatore finale ed al contrasto dello sfruttamento illecito delle risorse marine.
La maxi operazione “Atlantide” – dall’inizio di dicembre e fino al termine delle festività –vede ogni giorno impegnati i militari della Guardia Costiera della Sicilia orientale in una serie di mirati controlli lungo l’intera filiera ittica.
I dati complessivi dell’operazione a livello nazionale sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa, tenutasi lo scorso 21 dicembre, alla presenza del Sottosegretario di Stato alle politiche agricole alimentari e forestali, Sen. Francesco Battistoni con delega alla pesca marittima e all’acquacoltura, presso la sede del MIPAAF.
A livello territoriale l’operazione, coordinata dal Centro di Controllo Area Pesca della Direzione marittime di Catania, ha permesso di registrare, ad oggi: 168 verifiche che hanno portato a 41 sanzioni, 31 sequestri. Per un importo sanzioni di circa 63.000 euro e 3 tonnellate di prodotto ittico sequestrato.
L’attività ispettiva è stata condotta nello specifico a terra sulle grandi piattaforme logistiche di distribuzione ove peraltro principalmente viene accentrato il prodotto proveniente dall’estero, nei mercati ittici all’ingrosso e rionali, nelle pescherie e ristoranti, presso i punti di ingresso dello stesso nel territorio siciliano come porti e aeroporto, nelle zone di mare particolarmente interessate dal fenomeno della pesca sportiva effettuata con attrezzi non consentiti e per il contrasto della pesca abusiva, ma anche a terra a cui si sono aggiunti controlli su strada ed autostrade.
In particolare, è stata posta l’attenzione alla cattura, detenzione, trasporto e commercio delle specie soggette a piani di ricostituzione pluriennali (Tonno Rosso, Pesce Spada e Alalunga) nonché di altre specie ittiche, in considerazione del periodo stagionale di riproduzione, non rispondenti alla taglia minima biologica di riferimento, senza tralasciare, tuttavia, quei fenomeni illeciti riscontrabili localmente e legati al commercio di prodotto ittico privo di tracciabilità e/o di etichettatura, in modo che siano garantite tutte le informazioni necessarie ad attestarne la provenienza lecita.
Tra le attività incentrate a verificare la genuinità dei prodotti e la loro rispondenza ai requisiti di qualità, si evidenzia il deferimento a cura dei Nuclei Ispettivi Pesca della Guardia costiera di due ristoratori a Messina e Milazzo per l’ipotesi di reato in ordine alle norme circa il cattivo stato di conservazione e frode in commercio ed il sequestro di circa 2000 kg di prodotto ittico vario privo di tracciabilità e di taglia biologica inferiore a quella consentita dalle vigenti normative europee e nazionali a Catania e Riposto, nei confronti di operatori commerciali del settore ittico e da ispezioni avvenute presso i punti di sbarco nei Porti di giurisdizione.
Tra Siracusa, Augusta e Pozzallo, sono state rilevate dai militari della Capitaneria di porto violazioni afferenti in particolare la mancata tracciabilità dei prodotti ittici e il deferimento di un ristoratore per l’ipotesi di reato in ordine alle norme circa il cattivo stato di conservazione.
Inoltre, le attività di controllo esperite in mare, hanno consentito il sequestro di 03 attrezzi irregolari e/o illegittimamente detenuti/utilizzati.
Una consistente aliquota sequestrata ritenuta idonea al consumo umano da parte delle competenti Autorità Sanitarie è confluita presso Istituti caritatevoli presenti sul territorio, siciliano mentre i prodotti valutati non idonei al consumo umano, avviati alla distruzione secondo le vigenti procedure di legge.
I numeri dell’operazione sono destinati ad aumentare fino al 31 dicembre, data di termine dell’operazione, e che si inseriscono nello sforzo complessivo posto in essere dalla Guardia Costiera della Sicilia orientale in materia di controllo pesca nel 2021, per un importo di circa mezzo milione di euro di sanzioni comminate, cui è scaturito il sequestro di oltre 22 tonnellate di prodotto irregolare che sarebbe potuto giungere sulle tavole degli italiani.