Il  Mediterraneo invaso da 800 specie aliene: 200 sono presenti anche lungo le coste e nei mari dell’Italia

Incremento del commercio di prodotti ittici (i molluschi importati portano con sé molte altre specie dalle zone di origine), aumento del numero di imbarcazioni che viaggiano da un mare all’altro, portando attaccati alle chiglie o nelle acque di sentina molte specie e aumento della temperatura del Mediterraneo, che consente di ambientarsi a specie che arrivano da mari più caldi: sono queste le cause principali delle nuove forme di vita marine mai viste nel Mediterraneo che oggi sfiorano le 800 unità. Una su quattro di queste specie aliene o alloctone, cioè poco più di 200, è presente anche lungo le coste e nei mari dell’Italia.

I pericoli generati dalle specie alloctone sono difficili da valutare ma non devo essere sottovalutati anche se bisogna tenere presente che alcune specie sono nel Mediterraneo da secoli, ma non sono mai state così tante. Oggi è “certificato” che specie di alghe aliene mettono a rischio le praterie di Posidonia, che costituiscono una risorsa importante dei nostri mari.

L’ampliamento del Canale di Suez, il crescente ruolo della Cina e l’evoluzione dell’industria navale hanno rimesso il Mediterraneo al centro delle rotte mondiali ma è anche per questo che il “mare nostrum” necessita di un continuo monitoraggio per salvaguardare il suo delicato ecosistema marino.

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