Mediterraneo, la Commissione Europea adotta la proposta sulle possibilità di pesca
La Commissione Europea ha adottato la proposta sulle possibilità di pesca per il 2023 nel Mediterraneo e nel Mar Nero.
Il commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevičius, ha sottolineato che l’obiettivo è quello di realizzare una pesca gestita in modo sostenibile nel Mediterraneo e nel Mar Nero, conformemente ai pareri scientifici.
La Commissione propone di utilizzare gli stessi strumenti introdotti nelle possibilità di pesca del 2022 sulla base dei più recenti pareri scientifici, come lo sforzo di pesca per i pescherecci da traino, i pescherecci con palangari e i limiti di cattura per i gamberi di acque profonde.
Nel Mar Mediterraneo, la proposta recepisce misure per il corallo rosso e la lampuga,“in linea con le decisioni assunte dalla CGPM”. Nel caso degli stock per i quali le misure transitorie della CGPM scadono alla fine del 2022, come gli stock di saraghi e gamberi di acque profonde nel Mar Ionio, nel Mar di Levante e nello Stretto di Sicilia, la proposta sarà aggiornata dopo l’annuale sessione del CGPM del 2022.
Nel Mar Nero, la proposta prevede limiti di cattura e contingenti per il rombo chiodato e lo spratto. Per lo spratto, la CE propone di mantenere lo stesso limite di cattura del 2022. Per il rombo chiodato, i livelli e le quote totali ammissibili di cattura (TAC) saranno fissati e adottati durante la sessione annuale della CGPM 2022.
Facendo riferimento al piano di gestione pluriennale per il Mediterraneo occidentale, la Commissione ricorda che“era urgente ridurre la mortalità per pesca, soprattutto nel caso degli stock di nasello e gamberi di acque profonde. Il regolamento del Consiglio del 2022 sulle possibilità di pesca ha istituito un meccanismo di compensazione per i pescherecci da traino nel regime dello sforzo di pesca al fine di promuovere l’uso di attrezzi da pesca più selettivi e di istituire aree chiuse efficienti che proteggano il novellame e i riproduttori”.