Migranti e sicurezza, al via a Palermo la conferenza mediterranea dell’Osce [Video]
Prende il via oggi a Palermo la conferenza mediterranea dell’Osce, Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, dedicata al tema delle migrazioni e della sicurezza. Sono più di 30 i rappresentanti governativi e 300 le delegazioni presenti nel capoluogo siciliano. Presenti anche i Paesi partner che si affacciano sul Mediterraneo: Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Marocco e Tunisia.
A fare gli onori di casa e a condurre i lavori il ministro degli Esteri italiano, Agelino Alfano, che in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha lanciato l’idea di un “Erasmus del Mediterraneo” per favorire una maggiore integrazione sociale e culturale tra i popoli. “Dobbiamo puntare sulla sicurezza, sapendo che anche la cultura può essere una componente essenziale”, ha spiegato Alfano. “Con questo incontro vogliamo sottolineare il ruolo centrale del Mediterraneo nella più grande questione della sicurezza in Europa. Per questo – sottolinea Alfano – la partnership con i Paesi della sponda Sud è indispensabile: occorre condividere più informazioni, elaborare strategie comuni, coinvolgerli nei processi politici”.
Min #Alfano @Corriere: Erasmus del #Mediterraneo.Cultura e sicurezza, leve essenziali per integrare Paesi sponda Sud https://t.co/MrNNwqBPmN pic.twitter.com/wfpo7e0dsB
— Farnesina ?? (@ItalyMFA) October 24, 2017
“Abbiamo scelto la sfida migratoria come tema di questa Conferenza”, ha detto Alfano in apertura della sessione plenaria. “Nel Mediterraneo abbiamo visto solo la punta dell’iceberg di un esodo di proporzioni bibliche. Le emigrazioni a livello globale coinvolgono 244 milioni di persone, secondo i dati del 2015 dell’Organizzazione internazionale per le emigrazioni. Le emigrazioni forzate (rifugiati, richiedenti asilo e sfollati) hanno raggiunto un picco di 65,6 milioni di persone, secondo i dati dell’Unhcr del 2016. Visto su un planisfero, il Mediterraneo sembra un lago. Un mare cosi’ piccolo da sembrare un lago nel quale si giocano i destini del mondo di una partita che non e’ regionale ma globale”.