Milazzo, invasione della plastica nel Mediterraneo: esperti di biologia marina a confronto

Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli allarmi per la diffusione della plastica nel Mediterraneo. Il Mare nostrum, sul quale si affacciano 27 paesi, e nel quale transita il 35% del traffico navale del pianeta, secondo alcuni studi, sarebbe molto inquinato a causa della presenza di plastica.

Teresa Romeo biologa e ricercatrice siciliana della stazione biologica Anton Dhorn, sede di Messina, è la Project manager del progetto  europeo INTERREG Plastic Buster. Il progetto, nato nel 2013, con 17 parterns associati ed 8 paesi partecipanti, da quest’estate si estenderà nell’arcipelago Pelagos e poi anche ad altre Aree Marine Protette del Mediterraneo. Le fasi e gli interventi delle singole azioni saranno presentati e discussi nel workshop di Milazzo tra biologi marini e rappresentanti dei paesi partenrs nel primo week end di maggio, che si concluderà nella giornata del 10 con una uscita in mare nelle acque dell’AMP di Milazzo per definire gli aspetti pratici e metodologici.

Passeremo a monitorare la situazione delle AMP del Mediterraneo con un nuova fase del progetto Plastic Buster – spiega Teresa Romeo –. Prenderemo in esame nei prossimi step del programma  in totale 15 aree marine protette,  Inizieremo dalle prime  quattro,  ovvero il santuario Pelagos, l’arcipelago toscano, il parco di Cabrera in Spagna e Zakyntos in Grecia, dove  avvieremo le prime attività tra giugno e luglio. Il prossimo anno entreranno in gioco  Bonifacio, una Amp dell’Albania, una della Croazia. In Sicilia saremo alle isole Pelagie, dove sono già attive le comunità di pescatori di Lampedusa nella raccolta dei rifiuti e delle reti di pesca abbandonate. Lampedusa in particolare, per il passaggio di balenottere e cetacei, diventerà una base per i ricercatori. L’obiettivo è una governance congiunta per avviare azioni concrete di supporto e di incentivo per la raccolta e lo smaltimento, un protocollo che una volta validato scientificamente, potrà essere applicato da qualsiasi altra area marina protetta che dal prossimo anno al 2021 vorrà aderire”.

 

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