Monti: “Il futuro del porto di Trapani passa dal riordino delle funzioni”
Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida e il presidente dell’Autorità portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, hanno incontrato ieri a Trapani, alla presenza dell’assessore regionale alla Attività produttive Mimmo Turano, istituzioni, operatori e concessionari portuali e organizzazioni sindacali per discutere sullo sviluppo strategico dell’area portuale. “Tutte le azioni messe in atto sono mirate allo sviluppo del traffico portuale – ha spiegato Monti – ma per assecondare tale intento è fondamentale il riordino delle varie funzioni portuali evitando ogni forma di interferenza. Ciò significa anche aprire alla città zone del porto precluse, dando visibilità al mare, elemento che connota profondamente Trapani. Il riferimento, in particolare, è alle banchine nord-est del porto, che seguono la banchina ex Sommergibili, oggi occupate da alti muri di recinzione e da cantieri. Il mare e il porto devono trovare nuovi sviluppi, suscitare consensi senza essere più nicchia di disordinate economie. Faremo conoscere potenzialità inespresse di questo territorio, lavorando a un progetto credibile in grado di far arrivare le risorse necessarie. Il porto è un’opportunità allo sviluppo dell’economia cittadina, un naturale accesso a un entroterra ricco di elementi di attrattiva”.
L’impegno principale è quello per una riqualificazione dello scalo, è stato subito quello di migliorare l’accoglienza dei passeggeri in partenza per le isole minori, le Egadi e Pantelleria, al riparo da ogni situazione climatica: sono iniziati, infatti, i lavori del Trapani Fast Ferry Terminal sulla banchina Dogana, un progetto da 1,2 mln di euro. Il Trapani Fast Ferry Terminal avrà una lunghezza lineare di 80 metri, una superficie coperta di 680 mq, aree esterne di 470 mq, sala d’attesa climatizzata, bar, servizi igienici, sedute interne ed esterne, otto postazioni di biglietteria.