Musumeci: “Le isole minori vivono uno stato di disagio continuo”

Le isole minori italiane vivono una condizione di disagio continuo: popolazione ridotta, diversità economica limitata, difficoltà di accesso ai servizi fondamentali e vulnerabilità agli effetti dei cambiamenti climatici che colpiscono l’intero Mediterraneo. Inoltre, vincoli paesaggistici a volte troppo rigidi, complesse richieste di connessione, procedure di autorizzazione intricate e spesso obsolete sono solo alcune delle barriere non tecnologiche che impediscono di mettere in pratica un’adeguata azione di transizione energetica in questi territori“. Lo ha detto il ministro della Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci nel corso di una audizione in Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità.

“Rispetto a tali problematiche, il Governo – ha aggiunto – è impegnato in un’azione di sostegno e di promozione, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione”, vale a dire che “i territori insulari sono al centro della programmazione nazionale in tema di sanità, scuola, turismo, ambiente, energia, demanio, mobilità fra le isole, rifiuti e soprattutto trasporto marittimo”.

“Con un Avviso pubblicato il 22 gennaio scorso sul sito istituzionale del Dipartimento e comunicato sulla Gazzetta Ufficiale è stata indetta una procedura per la selezione di proposte progettuali da ammettere a successiva fase di valutazione finalizzata al finanziamento di interventi di prevenzione del rischio sismico su edifici e infrastrutture pubblici insistenti sul territorio delle ‘Isole minori’“. Prosegue Nello Musumeci, intervenendo sul tema dell’insularità. “Si tratta di un notevole intervento di prevenzione strutturale antisismica, pari a 100 milioni di euro nel complesso, a sostegno delle Isole minori marine, adottato in attuazione di quanto previsto, a tutela dell’insularità, dall’articolo 119 della Costituzione, e finalizzato a rafforzare – ha sottolineato Musumeci – la politica nazionale per la promozione della sicurezza a fronte di rischi naturali in un territorio connotato da gravi e permanenti svantaggi, anche in termini di accessibilità fisica”.

Per le isole minori “potrebbe essere prevista la creazione di Agenzie di assistenza tecnica, in particolare alle autorità locali isolane per sostenerle nella realizzazione di procedure complesse, nella partecipazione a progetti nazionali o europei e per favorire lo sviluppo delle isole migliorando l’offerta formativa turistica, nonché l’approccio a politiche di sviluppo sostenibile”, conclude.

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