Mutamenti climatici, rischio inondazione 163 coste del Mediterraneo per l’aumento del livello del mare
Pianure costiere, come l’area della laguna di Venezia, le Cinque Terre, le spiagge di Lipari, siti Unesco, entro fine secolo potrebbero sparire o subire pesanti inondazioni. In generale, una superficie costiera di circa 5,5 milioni di campi di calcio relativa a 163 aree del Mediterraneo, tra cui alcuni siti Unesco, è a rischio per l’aumento del livello dei mari indotto dai mutamenti climatici. Sono le conclusioni del progetto SaveMedCoasts, illustrate nella conferenza finale ‘Scenari di aumento del livello marino lungo le coste del Mediterraneo’, che si è svolta a Roma all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Secondo uno studio basato sui dati del comitato Onu per i cambiamenti climatici, l’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), riadattati per un mare chiuso come il Mediterraneo, e su analisi del movimento verso il basso della superficie terrestre, si stima che entro il 2.100 per Lipari un aumento del livello medio del mare di circa 1,30 metri, per Venezia di circa 85 centimetri e per le Cinque Terre di circa 60 centimetri. Inoltre, lo studio evidenzia che le spiagge subiranno un arretramento ed alcune, come alle Eolie, stanno già sparendo. Le conclusioni di SaveMedCoasts arrivano nei giorni della Conferenza Onu 2018 sul clima, la COP 24, in corso a Katowice. Conoscere le tendenze del clima, in relazione al livello dei mari, sarà di vitale importanza per ottimizzare la gestione delle zone costiere, per fini di protezione civile, sotto l’aspetto ambientale e turistico.