Nasce a Palermo l’associazione “Donne di Mare ETS”
L’associazione Donne di Mare costituita a fine febbraio a Palermo è adesso pronta a spiccare il volo. “Donne di Mare ETS” è nata dall’incontro di un gruppo di professioniste del mare che, su invito del Dipartimento della pesca mediterranea della Regione Sicilia, già presenti a Mazara del Vallo al “Blu Sea Land” dedicato all’economia circolare.
L’associazione sarà partner della testata giornalistica Siciliammare nel prossimo evento dedicato a “Le imprese e le donne del mare per la pesca sostenibile nel Mediterraneo” a Palermo. Nel corso della giornata di studi, in ricordo del grande archeologo palermitano scomparso Sebastiano Tusa, saranno illustrati i primi progetti dell’associazione a favore del mare e le attività dei prossimi mesi.
Il 18 marzo, alle h 18, le Donne di Mare riceveranno, nel corso di una cerimonia al Palazzo dei Normanni, un primo riconoscimento professionale. Socie fondatrici sono Angela Accardi, Maria Ballatore, Concetta Bruno (presidente) M. Laura Crescimanno, Maria Bonaria dell’Oglio (vicepresidente) Antonella Donato, Giusy Donato, Giuseppa Gerratana, Paola Gianguzza, Claudia Lo Martire, Daniela Mainenti, Maria Cristina Mangano, Clara Monaco, Natalia Niceta, Cinzia Surano.
Sarà il nautilus a rappresentarle, simbolo di mare, di onda, ma anche di perfezione assoluta ed equilibrio che richiama la sezione aurea nel suo sviluppo a spirale. Con esperienze e sensibilità diverse, sono biologhe marine, ricercatrici, giuriste, project manager, docenti, dirigenti della pubblica amministrazione, di formazione, chef, giornaliste ed esperte di new media, imprenditrici della pesca, che opereranno su scala nazionale ed internazionale per promuovere la leadership delle donne legate al mondo del mare e a tutti gli ambiti ad esso correlati.
Obiettivo principale dell’associazione, come definito nello statuto, la promozione dell’eco-sostenibilità e la cultura del mare, che l’associazione intende declinare e portare avanti collegandosi ad altre realtà già attive nel bacino del Mediterraneo. Strumenti individuati per realizzare i progetti sono i bandi nazionali ed europei mirati ad incidere su alcune macro azioni definite come “urgenti e strategiche”. Prime fra queste la lotta all’inquinamento dei mari, la formazione professionale, la valorizzazione del settore pesca, il contrasto agli sprechi alimentari e la promozione del sicurezza Food safety (sicurezza alimentare).
I partner ufficiali che sin dall’inizio le hanno sostenute e che affiancheranno il lavoro delle socie dai prossimi mesi sono: La RIDE APS – Rete italiana per il dialogo Euromediterraneo, l’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea Dipartimento della pesca mediterranea, l’associazione ComeUnaMarea Onlus, ed il Club per l’Unesco di Palermo.
Come spiega Dario Cartabellotta “Le donne di mare sono professioniste siciliane che si occupano di mare a 360 gradi, ciascuna con la propria competenza. Questo è un approccio innovativo ed una visione femminile nel mondo della pesca in totale trasformazione messa in rilievo dal nuovo e consistente interesse verso gli ultimi bandi europei del Feamp, a cui hanno avuto accesso molti soggetti del mondo imprenditoriali siciliano”.
“Secondo lo statuto, gli obiettivi che guideranno le nostre attività sono molto ampi – spiega la presidente Concetta Bruno – esperta di progettazione europea e membro del Consiglio Direttivo della RIDE APS- Capofila italiano della Lindh Foundation. La nostra mission è quella operare come incubatori di risorse umane, strumentali ed intellettuali a servizio delle azioni indirizzate a migliorare la conoscenza dell’Universo Mare, nel rispetto degli equilibri naturali. Cultura, Ambiente ed Antropologia saranno i temi oggetto delle nostre iniziative attraverso attività sportive, di informazione e formazione, di valorizzazione etno-antropologica dei mestieri del mare. di supporto alla creazione di imprese a basso impatto ambientale, con il rispetto dei diritti dei lavoratori. Sarà promosso il volontariato, la creazione di campi estivi e di scuole di mestieri per indirizzare le nuove generazioni verso realtà lavorative ecosostenibili. Il cibo nella sua più ampia declinazione sarà un protagonista della nostra attività”.