Nasce il coordinamento per le saline marine italiane
Dimostrare che anche la coltivazione del sale marino è attività agricola: nasce oggi a Roma, con questo spirito e con un appello di sostegno al settore da parte del Governo, il coordinamento tra gli imprenditori agricoli e della produzione del sale marino italiani con una firma d’intesa avvenuta presso Palazzo della Valle e sottoscritta da Confagricoltura e dalle società di gestione delle Saline di mare.
Attualmente in Italia la produzione di sale marino corrisponde a poco meno del 30% della produzione totale: mediamente quasi 1,2 milioni di tonnellate/anno su un totale di oltre 4 milioni di tonnellate. L’obiettivo del progetto del neonato coordinamento “è di dimostrare che anche la coltivazione del sale marino è attività agricola” in modo da dare “riconoscimento a un comparto che opera nella salvaguardia del territorio, dell’ambiente e dell’ecosistema“. L’intesa prevede inoltre la realizzazione di iniziative nei territori delle saline e attività di valorizzazione. Il progetto culminerà con gli Stati generali della salicoltura italiana, il prossimo anno.
“Disponibilità mia e del Governo – ha detto il sottosegretario dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Patrizio Giacomo La Pietra intervenendo alla presentazione del coordinamento – a iniziare un percorso per questo settore che ritengo molto significativo“.
“Ci impegneremo – ha commentato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti– per un settore che ha una rilevanza economico-ambientale e ha millenni di storia. Possiamo cominciare a costruire un progetto per il comparto e per questo chiederei l’aiuto della politica“.