Nasce il Ministero del Mare: ecco di cosa si occuperà. Ma è già scontro sulle deleghe
Con la formazione del nuovo Governo è stato istituito, per la prima volta in Italia, il Ministero delle Politiche del Mare. Una mossa strategica che mette al centro gli 8300 chilometri di costa italiana e il potenziale della blue economy. Alla guida Nello Musumeci. L’ex Presidente della Regione, per l’appunto, è stato nominato ministro delle Politiche del Mare e del Sud.
DI COSA SI OCCUPERA’
Il nuovo Ministero esistente già in Francia dal 1981, si dovrebbe dunque occupare della logistica portuale, della promozione di interventi e misure di salvaguardia e difesa verso le opportunità offerte dalla moderna blue economy. Tutto ciò sarebbe possibile sfruttando la centralità dell’Italia nel Mediterraneo, mare più ricco di biodiversità, cultura e storia al mondo.
Le questioni da affrontare sono tante e spinose. Dal caro energia e carburanti, che sta mettendo in ginocchio i lavoratori, all’inquinamento dei mari fino alla carenza di personale qualificato dei settori coinvolti e che dovrebbe imporre allo Stato un rigoroso programma di formazione e preparazione.
PROBLEMA DELLE DELEGHE
Sono però iniziate le prime polemiche. Il problema sarebbe legato alla questione delle deleghe. Il nuovo Ministero infatti rischia di sovrapporsi a quello delle Infrastrutture, affidato a Matteo Salvini. Il timore, soprattutto dalle parti del Carroccio, sembra essere legato alla gestione della Guardia Costiera e delle infrastrutture portuali, che con molta probabilità saranno affidate al neonato Ministero. Il leader della Lega è stato in passato ministro degli Interni, durante il Governo Conte I, e vorrebbe continuare a gestire da vicino la “questione migranti”.
Tutti i dubbi potrebbero essere già risolti durante il primo Consiglio dei Ministri, con l’emanazione di un decreto per spostare le deleghe dalle Infrastrutture al Sud. Tale decisione però porterebbe a far pesare sul bilancio di Palazzo Chigi tutti i costi di gestione delle capitanerie. A ciò si contrappone l’idea di lasciare le deleghe ad un ministro già sotto processo per il caso Open Arms.
I dubbi della Lega non sono finiti qua. A far storcere il naso è anche l’accorpamento del Ministero con quello Sud. Molti dei porti più importanti d’Italia sono infatti al Nord e al Centro: Genova, Trieste, Livorno, Civitavecchia, Ravenna o Ancona.
AUGURI ED APPREZZAMENTI
Intanto fioccano gli auguri e i messaggi di apprezzamento.
“La poca cura e la mancanza di una politica efficace protratta per tanti anni, hanno condotto il mare verso una situazione di vera e propria emergenza, facendo sprofondare anche il sistema economico che si alimentava di tutta la produttività del mare – dichiara Fabio Galluzzo vice presidente di Marevivo Onlus e delegato regionale di Marevivo Sicilia – Da anni si va avanti con provvedimenti tampone che hanno finito per impoverire i pescatori e che hanno contribuito a provocare la morte della pesca artigianale e sostenibile, consentendo dall’altro lato e in modo irragionevole il sovrasfruttamento delle risorse marine da parte della pesca industriale, intensiva e a volte anche illegale. Non meno pericolosa è l’esposizione a grandi rischi del traffico marittimo, ancora oggi troppo inadeguato e inquinante e il mancato monitoraggio dei corsi d’acqua che sfociano in mare, trascinando tantissimi rifiuti pericolosi per la fauna e la vegetazione marina. Era ora che si pensasse al mare nella giusta maniera, e adesso ci si augura che questo governo possa emanare al più presto provvedimenti risolutivi in grado di bloccare l’attuale crisi e rilanciare tutti i settori che vivono del mare, avendo cura di mantenere un occhio attento alla loro sostenibilità, promuovendo e sostenendo la ricerca scientifica finalizzata alla rigenerazione della risorsa mare, puntando con impegno all’eliminazione di tutti i fattori che possono metterne a rischio la sopravvivenza“. Galluzzo conclude dichiarandosi “felici di poter offrire a questo nuovo Ministero tutta la nostra collaborazione”.
“MAREAMICO augura un buon lavoro al Senatore Musumeci, nuovo Ministro per il Mare e per il Sud. E’ la prima volta che in Italia viene nominato un Ministro per il mare e questa è una vittoria del mondo ambientalista, che da anni chiede l’istituzione di questo dicastero. Avere Musumeci al ministero del mare e del sud, è un’opportunità unica, che va utilizzata per rilanciare la Sicilia, il suo mare e l’economia dell’isola!“. Così in una nota Mareamico.
Auguri sono arrivati anche da Mario Mattioli, presidente di Confitarma e della Federazione del Mare, il quale ha manifestato apprezzamento per la scelta di porre il mare al centro della politica del nuovo Governo. “L’istituzione del Ministero per le politiche del mare e del sud è un importante segnale di attenzione alla Blue Economy e di consapevolezza della rilevanza strategica ed economica che riveste per il nostro sistema Paese. Abbiamo sempre detto che occorre una visione unitaria ed integrata delle problematiche dell’intero settore marittimo e questo può essere il primo passo. Restiamo in attesa di conoscere le deleghe che saranno date a questo nuovo dicastero“.