Natale: più pesce in mercati ittici, da seppie a triglie 

Abbondanza di pesci, molluschi e crostacei in tutti i mercati ittici in vista delle feste, un periodo in cui tradizionalmente salgono i consumi. E’ quanto registra Federcoopesca-Confcooperative che ha monitorato le principali marinerie italiane, tracciando una sorta di mappatura dell’offerta ittica.

Quest’anno la ripresa delle attività di pesca dopo il tradizionale periodo di stop da luglio ad ottobre a seconda delle aree, ha dato ottimi risultati, precisa l’associazione; a questo hanno contribuito anche le buone condizioni meteo che hanno favorito le uscite in mare, registrando più catture rispetto al passato.

Nel mercato di Chioggia, ad esempio, confrontando le catture prima e dopo il fermo, la sogliola registra +38,39%, la triglia +664,47% e la seppia oltre il 2000%; rispetto allo stesso periodo del 2016 le seppie totalizzano +57,23%, la sardina +17,18%. In Molise abbondano gamberi e mazzancolle ma si vedono meno scampi. Nel Lazio ad Anzio c’è abbondanza di triglie, che il mercato però non riesce ad assorbire e, per evitare che crolli il prezzo, si riduce la pesca. Prodotto abbondante anche in Abruzzo ma anche qui si è scelta la strada del minor prelievo.

In Emilia-Romagna, a Porto Garibaldi, va bene la pesca con lo strascico in particolare quella delle canocchie. Nelle Marche ad Ancona nel mese di novembre l’offerta complessiva è stata di oltre 200 mila chilogrammi di pesce, con un aumento dell’11,9% di offerta e dell’1,14% di fatturato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; a crescere sono le catture di scampo +87,8%, pannocchia +98,9%, mazzancolla +76,2%, gallinella +60,3% e sgombro +34,2%.

In Calabria, il dopo fermo è andato meglio dello scorso anno, in particolare i merluzzi con +50-60%. Bene anche la produzione in Sardegna e Sicilia.

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