Nautica, boom anche nel 2022. Cecchi: “Settore sia libero da lacci, va lasciato correre”
Il settore della nautica vola anche nel 2022 e si appresta a chiudere l’anno con un incremento a doppia cifra, dopo il +31% record fatto registrare nel 2021.
In attesa del dato ufficiale, che sarà reso noto alla 63a edizione del Salone Nautico di Genova, l’occasione per fare un primo punto sulla performance annuale del comparto è stata l’assemblea generale di Confindustria Nautica, che ha riconfermato con il 99,98% di voti favorevoli Saverio Cecchi alla carica di presidente. “È ora che i settori che sostengono l’Italia, come quello nautico, siano liberati dai lacci e lasciati correre. L’industria nautica non chiede ma dà: ricchezza, export, nuovi posti di lavoro“, sottolinea Cecchi, annunciando che l’associazione lavorerà affinché “la visione politica prevalga sempre sull’impasse burocratico e la promessa del governo di far crescere il Paese si traduca in atti concreti“.
Ma un punto che Cecchi definisce “cruciale” è “il caso di rifiuto delle nostre richieste di adeguamento ai Paesi concorrenti” chiedendo che sia “approfonditamente, e tecnicamente, motivato dalle amministrazioni competenti“.
Perché, osserva il presidente di Confindustria Nautica, “dopo un anno e mezzo di lavoro ai tavoli tecnici abbiamo perso quattro mesi per la finalizzazione del Regolamento di attuazione del nostro Codice, che ora deve avere il parere di 14 ministeri. Non è più accettabile vedere governi e amministrazioni francesi, croate, maltesi, britanniche, sempre al fianco dei nostri competitor, mentre i nostri cercano cavilli“.
Punta il dito contro la burocrazia anche il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, definendola “un ostacolo” e chiedendo al governo di “semplificare le procedure che spesso generano situazioni frustranti“. “La nautica – osserva Bonomi – è la testimonianza che le imprese non vogliono bonus, sussidi, ma essere messe nelle condizioni di poter correre come i loro competitor europei“.
Un aiuto in termini di “collegamento e programmazione” può arrivare dal Ministero per le politiche del mare, come ha fatto presente il ministro Nello Musumeci, parlando di un “progetto in fase evolutiva, con l’obiettivo di arrivare a un ministero che gestisca funzioni e poteri attualmente in capo a 8-9 dicasteri“.
E per sensibilizzare i cittadini sui temi del mare, dalle occasioni che offre agli aspetti ecologici, il ministro ha sottolineato l’importanza della Giornata del Mare, prevista per l’11 aprile, definendola “una preziosa occasione” da valorizzare.