Numeri da record per l’industria nautica, Cecchi: “Risposte immediate dal Governo”
“A sei mesi mesi dall’insediamento del governo e in apertura della stagione chiediamo risposte immediate sui vari dossier presentati a Mit, Mimit, Turismo, Istruzione e Interni, su normativa di settore, sviluppo e sostegno alla filiera produttiva, politiche del turismo e portualità, formazione, nuovi titoli professionali e visti dei marittimi“. Il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, richiama il governo in vista dell’incontro del 27 aprile con il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, per fare il punto sul regolamento di attuazione al Codice della nautica e il nuovo titolo professionale del diporto, cui seguiranno, nella stessa settimana, i tavoli tecnici del Comitato interministeriale per le politiche del mare (Cipom).
Nel frattempo prosegue il calendario delle iniziative fieristiche regionali patrocinate e sostenute da Confindustria Nautica che saranno anche occasioni per sottolineare il valore del settore e dell’industria nautica che ha chiuso il 2022 con una produzione record a 7 miliardi di euro, un export da 3,4 miliardi, e la conferma della leadership globale nella produzione di superyacht.
“Meno noto è l’impatto sulle economie costiere generato dall’indotto economico dell’uso, della manutenzione e dell’ormeggio della barca e quello della spesa turistica del diportista” sottolinea Cecchi. Complessivamente, la filiera genera 18.878 unità locali di produzione, per un valore aggiunto di oltre 11 miliardi di euro e più di 187.700 occupati. Per ogni addetto alla produzione del comparto si attivano 9,2 posti di lavoro.