Nuovo codice della navigazione in Senato: le novità. Messina (Assarmatori): “Revisione urgente e indifferibile”
L’arginamento del fenomeno del flagging out, l’arruolamento dei marittimi da parte del comandante della nave, la digitalizzazione dell’anagrafe della Gente di Mare e dei libri di bordo: sono queste alcune delle novità contenute all’interno del ddl Malan. Il disegno di legge, relativo alle modifiche al Codice della Navigazione, era stato depositato qualche mese fa in Senato e adesso è stato incardinato presso l’8^ Commissione.
L’avvio dell’iter legislativo è stato ben accolto anche da Assarmatori. “L’eccessiva burocrazia del comparto marittimo è la causa principale della perdita di competitività e attrattività del nostro Paese nel settore. Il Codice della Navigazione ha più di 80 anni e una sua revisione è ormai urgente e indifferibile. Il Disegno di Legge scritto dal Senatore Malan contiene diversi elementi che vanno nel senso da noi auspicato, cioè quello di una semplificazione che tocca il lavoro marittimo, favorendo l’occupazione, la gestione e la competitività della nave, prevedendo la digitalizzazione di diverse procedure e la smaterializzazione di buona parte della documentazione“. Così ha commentato il presidente dell’Associazione armatoriale Stefano Messina.
“Il ddl Malan – conclude Messina – tiene conto di svariate esigenze di tutto il comparto marittimo e rappresenta un primo concreto passo nella direzione di una maggiore competitività del segmento nel nostro Paese. Sarà anche strumento necessario per il rilancio dell’occupazione marittima nazionale in grave crisi di vocazione. Per questo ci auguriamo che il percorso legislativo sia rapido e senza intoppi che ne ritarderebbero l’entrata in vigore“.
COSA PREVEDE IL DISEGNO DI LEGGE
Come si apprende dal testo, le nuove disposizioni “tengono conto dell’ampio dibattito promosso dalle associazioni degli armatori italiane, con il coinvolgimento di alcuni dei Dipartimenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Comando generale delle Capitanerie di Porti, di esperti del settore, di rappresentanti nazionali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e di giuristi“.
Tra i punti principali spicca la semplificazione di norme ritenute oggi obsolete e non più in grado di garantire la competitività dell’industria marittima e armatoriale. Per cercare di stare quanto più al passo con i tempi è prevista la digitalizzazione di buona parte dei libri di bordo, la documentazione a bordo della nave, ancora oggi custodita in formato cartaceo.
In tema di lavoro marittimo è prevista una più rapida procedura di imbarco, sbarco e trasbordo dei marittimi, con l’esenzione dell’annotazione di imbarco e sbarco, ad oggi obbligatoria. Ancora, l’abrogazione dell’articolo 329 del Codice della Navigazione e la contestuale modifica dell’articolo 328 permetterà di uniformare la convenzione di arruolamento a quelle stipulate all’estero: questo significa che si renderà possibile l’imbarco di un marittimo attraverso l’assunzione diretta da parte del comandante, con successiva regolarizzazione. Le nuove modifiche prevedono anche l’istituzione di un’anagrafe digitale unica della Gente di Mare, oggi ancora in formato cartaceo e suddivisa fra i vari comandi delle Capitanerie di Porto.
Semplificazioni anche per quanto riguarda le imbarcazioni. Non bisognerà, infatti, attendere il nullaosta da parte di diversi enti pubblici nelle procedure di dismissione della bandiera e sospensione temporanea dell’abilitazione alla navigazione Saranno razionalizzate le visite ispettive della Capitaneria con conseguente risparmio di risorse, energie e tempo, sia per la pubblica amministrazione sia per le imprese. Sarà inoltre limitata, nell’ambito dei collaudi e delle ispezioni degli apparati radioelettrici, la competenza agli ispettori del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, riducendo le visite solo al momento del rilascio e del rinnovo della licenza radio.