“Operazione Atlantide”: al Mipaaf diffusi i primi risultati dell’attività della Guardia Costiera a tutela del consumatore e dell’intera filiera ittica
Anche quest’anno resta alta la domanda di prodotti ittici, soprattutto con l’approssimarsi delle festività natalizie. Per questo motivo la Guardia Costiera, in linea con gli obiettivi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha confermato il proprio impegno finalizzato, da un lato, a tutelare le scelte del consumatore finale, dall’altro, a contrastare il sovrasfruttamento illecito delle risorse marine. L’operazione complessa “Atlantide” – dall’inizio di dicembre e fino al termine delle festività – vede ogni giorno impegnati 2.000 donne e uomini della Guardia Costiera in una serie di mirati controlli lungo l’intera filiera ittica.
Il dispositivo operativo messo in campo per l’operazione Atlantide è stato coordinato, a livello nazionale, dal Centro
Nazionale di Controllo Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera di Roma e articolato, a livello territoriale, sui Centri di Controllo Area Pesca istituiti presso le 15 Direzioni marittime regionali. I primi risultati sono stati condivisi il 21 dicembre in una conferenza stampa tenutasi presso la Sala Cavour del Mipaaf, alla presenza del Sottosegretario di Stato con delega alla pesca marittima e all’acquacoltura, Sen. Francesco Battistoni e del Capo Reparto Personale del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto, Ammiraglio Ispettore Nunzio Martello.
Le attività si sono concentrate in mare, con controlli finalizzati al contrasto alla pesca illegale, ma anche a terra sulle grandi piattaforme logistiche di distribuzione, ove peraltro principalmente viene accentrato il prodotto proveniente dall’estero; presso i punti di ingresso dello stesso nel territorio italiano come porti e aeroporti, a cui si sono aggiunti controlli su strada e lungo le autostrade. Attività, quest’ultime, incentrate a verificare la genuinità dei prodotti, la loro rispondenza ai requisiti di qualità e tracciabilità, in modo che siano garantite tutte le informazioni necessarie ad attestarne la provenienza lecita.
Non a caso, il nome “Atlantide” sottolinea la necessità di prevenire, individuare e contrastare questi “mondi sommersi”, salvaguardando il cittadino, gli stock ittici e, non ultimo, la regolare concorrenza tra gli operatori del settore. Con specifico riferimento all’attività condotta a livello regionale dal Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Palermo (avente giurisdizione sulle province di Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta), ad oggi sono state effettuate 643 verifiche che hanno portato a 44 sanzioni, 34 sequestri. Per un importo sanzioni di circa 54.000 euro e 94 tonnellate di prodotto ittico sequestrato in quanto rinvenuto in stato di alterazione o privo della necessaria documentazione di tracciabilità imposta dalla normativa di settore.
Tra le operazioni più rilevanti condotte sul territorio di giurisdizione si segnalano:
– il sequestro, presso due grossi centri di trasformazione della provincia di Palermo, da parte dei militari della Guardia Costiera del capoluogo siciliano, rispettivamente di circa 10.000 kg e 21.000 Kg, di specie ittiche provenienti dall’estero, tra cui Seppie, Calamari e Tonno, in parte già lavorati per la preparazione di sughi e vasetti con termine minimo di conservazione scaduto nonché di 6.000 Kg. sequestrati presso un locale grossista di prodotti surgelati e di altri 1.700 Kg sequestrati presso il Mercato Ittico di Palermo;
– Il sequestro a seguito di controlli eseguiti dal personale delle Capitanerie di Porto di Porto Empedocle, Mazara del Vallo e Trapani presso alcuni stabilimenti ittici della provincia di Agrigento e Trapani, rispettivamente di circa 14.500 kg, 14.300 e 1.800 kg di prodotto ittico vario, privo delle informazioni utili (etichettatura) a garantire la rintracciabilità/tracciabilità degli stessi;
– Il deferimento all’A.G. del titolare di una azienda per la violazione delle norme per la corretta conservazione dei prodotti ittici destinati al consumo umano, a seguito di un’attività eseguita da personale dell’Ufficio circondariale marittimo di Terrasini, che ha portato al sequestro di circa 22.000 kg di Tonno, destinato alla lavorazione, risultato in stato di alterazione e, pertanto, nocivo per la salute dei consumatori.
– Il sequestro di 2.100 Kg di tonno pinna gialla, privo di idonea documentazione di tracciabilità, eseguito presso uno stabilimento di produzione/trasformazione di prodotti ittici di Sciacca da parte di personale del pertinente Ufficio circondariale marittimo, coadiuvato da personale del Centro Controllo Area Pesca di Palermo.
Le attività di controllo proseguiranno nei prossimi giorni a tutela del consumatore, onde scongiurare pericoli per la salute pubblica e prevenire comportamenti illeciti a tutela della risorsa ittica.
Si riportano di seguito i risultati complessivi dell’operazione Atlantide ed il resoconto annuale riferiti alla Direzione marittima di Palermo:
Operazione ATLANTIDE
– n. 623 verifiche effettuate
– n. 44 sanzioni amministrative per un importo di 54.000 euro circa;
– n. 1 sanzione penale;
– n. 34 sequestri per un totale di circa 92 tonnellate di prodotti ittici,
– n. 4 attrezzi da pesca sequestrati. Totale anno 2021
– n. 9841 verifiche effettuate
– n. 476 sanzioni amministrative per un importo di 632.000 euro circa;
– n. 37 sanzioni penali;
– n. 300 sequestri per un totale di circa 137 tonnellate di prodotti ittici;
– n. 361 attrezzi da pesca sequestrati. In ultimo, si fornisce il collegamento ipertestuale da utilizzare per il download del video relativo all’attività operativa svolta.