Operazione Xiphiidae: distrutte 1,5 tonnellate di pescato illegale
Oltre 1,5 tonnellate di prodotti della pesca distrutti, circa 1.400 chili devoluti in beneficienza e 22 sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 52 mila euro sono il bilancio dell’operazione complessa denominata ‘Xiphiidae‘, condotta in questi ultimi giorni dalla Guardia Costiera della Sicilia Orientale per contrastare la cattura, detenzione e commercializzazione del pesce spada e la pesca illegale.
L’attività, coordinata dal Centro di Controllo Area Pesca (Cca) della Direzione Marittima della Sicilia Orientale, ha visto impiegate le squadre ispettive nelle provincie di Catania, Messina, Siracusa, Ragusa, fino all’entroterra di Enna. I controlli sono stati effettuati in 55 punti di sbarco, a cinque piattaforme logistiche e di stoccaggio, a 14 mercati rionali, a 34 pescherie e ad oltre 120 veicoli.
A Riposto i militari della Guardia Costiera hanno riscontrato a mare’ presenze irregolari di lavoratori a bordo di pescherecci e sanzionato i comandanti. A Messina sono stati sequestrati circa 800 chili di novellame di sarda proveniente dalla Calabria intercettato negli approdi cittadini di Rada San Francesco e Tremestieri e sequestrato A Siracusa circa 330 ricci di mare sono stati sequestrati a due pescatori subacquei sportivi e sono stati rigettati in mare perché ancora vivi.
A Pozzallo è stata sequestrata una rete da traino ad un motopeschereccio perché esercitava la pesca a strascico in una zona dove non è consentito.