Parco eolico nel mare di Sicilia: “Sarebbe un danno al settore della pesca”
Giovanni Basciano, vicepresidente AGCI-AGRITAL e responsabile AGCI Pesca Sicilia difende i pescatori siciliani ed esprime contrarietà alla realizzazione dell’enorme parco eolico off-shore. In queste ore, sul sito del Comune di Trapani, è possibile visionare la richiesta di concessione demaniale con relativa documentazione avanzata dall’azienda Renexia S.p.a. per la realizzazione di un parco eolico off-shore galleggiante al largo della Sicilia, tra le isole Egadi e la Tunisia, il più grande al mondo.
“Questo parco rappresenta un duro colpo per l’attività di pesca, sarebbe l’ennesimo danno a carico del settore produttivo cui viene già costantemente ridotto il mare disponibile per le proprie attività. Non si può continuare a dire che la pesca è una attività importante da difendere e nel contempo permettere che vengano sottratte le aree dove questa attività viene compiuta“, dichiara Giovanni Basciano.
“Infatti, laddove non fosse noto, questa enorme area si trova in prossimità di aree pescosissime, i banchi Talbot e Skerki. Inoltre è facile prevedere che gli intensi traffici navali esistenti nello stretto tra Capo Bon e la Sicilia, verrebbero costretti a concentrarsi ai lati di quest’enorme concessione, rendendo ancora più difficili e pericolose le attività di pesca nell’area di mare compresa tra questa e la terraferma“.
“Infine – conclude Basciano – dall’area in concessione partirebbe un cavidotto che arriverebbe fuori Termini Imerese, sottraendo in questo modo ulteriori aree di pesca ai pescatori siciliani“.
L’AGCI-Agrital e il Settore Pesca AGCI Sicilia assumono una decisa presa di posizione ed esprimono contrarietà alla realizzazione di questo progetto.