Pasqua, pesce a tavola per il Venerdì Santo ma rincari fino al 20%

 La guerra e il caro energia non cambiano le abitudini degli italiani in fatto di pesce in occasione del Venerdì Santo ma vanno ad incidere sul loro portafoglio con aumenti fino al 20%.

I dati arrivano da un’indagine di Fedagripesca – Confcooperative, in vista delle feste di Pasqua. In quaresima il consumo dei prodotti ittici segue il trend storico del periodo con incremento del 30%, ma il picco si raggiunge proprio il Venerdì Santo con sei italiani su sette che rispetteranno le tradizioni religiose portando in tavola pesce.



Ad entrare in modo più specifico nei listini è la Bmti, secondo la quale il rialzo all’ingrosso rispetto al 2021 è dovuto per lo più al calo della disponibilità di alcune specie legato al costo del gasolio. Se calamaro e totano segnano rispettivamente prezzi in aumento del 32% e del 78%, rimangono stabili le vongole a 4,79 euro/Kg, la cui cattura è regolata da tempi di uscita non particolarmente lunghi e percorsi abbastanza brevi. In netto rialzo, invece, i prezzi delle alici di quasi il 66% rispetto al 2021 proprio a causa dell’aumento del costo del gasolio.

Potrebbero interessarti anche...