Pasqualino Monti: chi è il manager che fa viaggiare l’Italia

Quarantanove anni il prossimo 28 aprile, ischitano, una laurea in Scienze Statistiche ed Economiche, una carriera da manager affermato. Pasqualino Monti, sarà il futuro amministratore delegato di Enav – Ente Nazionale Assistenza al Volo. Un incarico importante per l’attuale presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, che riconosce e premia il suo impegno per il lavoro svolto in questi anni. Tra i tanti meriti quello di aver reso il porto di Civitavecchia il primo hub crocieristico del Paese e il piano di investimenti che lo ha visto e lo vedrà impegnato al vertice del Porto di Palermo fino al 2025, anno di fine mandato.

CHI E’ PASQUALINO MONTI

Nato a Ischia il 28 aprile 1974, è laureato laureato in Scienze Statistiche ed Economiche – Economia e Commercio, con specializzazione Statistico-Economica all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ed ha conseguito il Master in Banking and Finance presso la Fondazione CUOA.

Già consulente in Business & Financial Planning, Investment Banking e Controllo di Gestione Direzionale per diverse realtà aziendali; consulente della Finanziaria Laziale di Sviluppo, dal 2005 è Dirigente capo dell’Area Amministrativa (Bilancio, Finanza e Personale) dell’Autorità portuale di Civitavecchia, della quale a Giugno 2011 viene nominato Presidente.

Nel luglio 2012 viene nominato Vice Presidente Vicario di Assoporti, per poi ricevere la carica di Presidente un anno dopo, fino al 2017. Dal 2015 al 2016 ha ricoperto la carica di commissario presso l’Autorità Portuale di Civitavecchia.

Il 25 ottobre 2014, con Daniel D’Aniello, co-fondatore e Presidente del Fondo Carlyle, e a Susan Molinari, Vice President Google, è stato insignito dell’International Business Award dalla Niaf, National Italian American Foundation a Washington, che ogni anno raduna nella capitale degli Stati Uniti i più importanti italoamericani e alte personalità del mondo politico, imprenditoriale e culturale invitate dall’Italia.

Monti ha partecipato alla stesura della nuova legge sulla riorganizzazione del sistema portuale italiano. Il 28 giugno 2017 gli viene conferito, dall’allora Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, la nomina di Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale.

Monti è Titolare del corso Supply Chain Management presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, Corso di Laurea Magistrale Economia del Mare, ed è keynote speaker in numerosi convegni nazionali e internazionali negli ambiti di propria specializzazione, nonché ad eventi culturali organizzati da Istituzioni ed Enti di Ricerca.

LA SUA ATTIVITA’ ALL’ADSP DEL MARE DI SICILIA OCCIDENTALE

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale gestisce e coordina i porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani, Porto Empedocle, Licata e Gela. Tra i tanti progetti di riqualificazione e di ammodernamento, i rallentamenti forzati a causa dell’emergenza covid e le nuove sfide dettate dai fondi del PNRR, il lavoro del Presidente Monti non si è mai fermato. Un esempio lampante è il totale cambio look, ancora in atto e in fase di evoluzione, del porto di Palermo. Il primo grande passo da annotare è sicuramente l’inaugurazione del porticciolo di Sant’Erasmo, un intervento simbolico, per un’area storica per il capoluogo siciliano, sottratta al degrado.

Ad ottobre 2020 la presentazione delle nuove infrastrutture e nuova occupazione per il porto di Palermo: dal nuovo terminal aliscafi per le isole Eolie e Ustica, alla nuova veste della banchina Sammuzzo fino al parcheggio a servizio di Capitaneria e Dogana e mooring dolphin in testata del Molo Vittorio Veneto, e poi ancora i lavori lungo il perimetro del Parco archeologico del Castello a Mare. I fondi sono stati ripartiti tra i lavori di escavo dei fondali del bacino Crispi 3, il connesso consolidamento della diga foranea, al bacino di carenaggio, iniziati lo scorso dicembre, e la riqualificazione del Molo Trapezoidale. Nel settembre 2021 e gennaio 2022 la rimozione prima del bacino da 50 mila tonnellate poi da 19 mila tonnellate, che hanno deturpavano lo specchio acqueo del porto di Palermo sin dagli anni ’70 e che finalmente tali operazioni hanno reso libero da intralci alla navigazione. Nel progetto è stata coinvolta anche la ristrutturazione della Stazione Marittima. Proprio quest’ultima è stata inaugurata il 4 maggio 2022 e da allora il suo ruolo è diventato centrale, sede anche di convegni che hanno coinvolto numerose autorità di rilievo nazionale.

Tra i meriti di Monti anche quello di aver rafforzato il legame con Fincantieri, con l’obiettivo di far diventare Palermo polo mediterraneo per la cantieristica navale e rilanciare l’industria cantieristica. Un esempio è sicuramente l’assegnazione della costruzione di una nave anfibia LPD – Landing Platform Dock, che rientra nel più ampio contratto firmato nel 2016 con il Ministero della Difesa del Qatar, per la fornitura di 7 unità di superficie di nuova generazione.

Una collaborazione solida tra il Comune di Palermo e l’Adsp che ha fruttato tanti progressi. Tra gli ultimi l’accordo quadro, raggiunto il 14 novembre 2022 con la nuova amministrazione, per la valorizzazione del mercato ittico, di alcuni immobili di via dell’Arsenale e la riqualificazione l’intera costa Sud, con concorsi di progettazione internazionale.

Un lavoro, quello portato avanti da Monti, che gli è valsa la cittadinanza onoraria di Palermo, nel maggio 2022, e la nomina nuovo componente esterno del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Palermo per il triennio 2023-2026, lo scorso febbraio.

Non solo Palermo. Tanti gli impegni portati avanti a Trapani: nel dicembre 2021 l’inaugurazione del nuovo Trapani Cruise Terminal Passeggeri, la presentazione del nuovo waterfront nell’agosto scorso e in ultimo, ad ottobre, la firma con la Prefettura del protocollo di legalità per il monitoraggio delle opere di dragaggio dell’avamporto e delle aree a ponente dello sporgente Ronciglio.

Per quanto riguarda il porto di Termini Imerese nel settembre del 2021 è stato consegnato al Comune il DPSS, Documento di Pianificazione strategica di Sistema, dopo le somme già annunciati nell’ottobre 2020 per il completamento del molo foraneo di sottoflutto e di sopraflutto, i lavori di dragaggio e quelli di consolidamento della diga foranea. Pochi giorni fa è stato annunciato il bando per il rifacimento e la riqualificazione del porto, con i lavori che avranno inizio a giugno 2023 e avranno una durata di circa 8 mesi dalla consegna.

In programma anche il rilancio dell’area portuale di Porto Empedocle, dove nel dicembre 2020, insieme all’amministrazione comunale si era riunito un tavolo tecnico. “Siamo felici che – aveva dichiarato lo stesso Monti –, dopo le necessarie demolizioni dei silos e delle strutture fatiscenti che squalificavano l’area, si presenti il progetto di costruzione della nuova stazione marittima, mentre è stata già definita la progettazione sia del molo crocieristico sia del dragaggio dei fondali. Vogliamo trasformare un porto che oggi è dedicato al sale da un lato e ai traghetti con le Pelagie dall’altro, in un porto che sappia accogliere navi da crociera e ro-ro“.

In una città tanto difficile quanto affascinante come quella di Palermo, la visione di Pasqualino Monti ha restituito allo stesso tempo concretezza e speranza. Speranza, in chi non credeva possibile la riqualificazione di uno spazio come quello del Porto che da anni attendeva la giusta attenzione. Una porta sul capoluogo, un biglietto da visita per i turisti, un motivo di orgoglio per i palermitani. Concretezza perché, piaccia o no, l’immagine di una “Palermo tutto porto” torna ad essere protagonista dell’attenzione della politica, di stakeholder, di imprenditori locali e internazionali per il rilancio di un’economia del mare che è fondamentale per la rinascita della Sicilia, per il rilancio di un intero Paese, l’Italia.

Ma c’è di più: l’apprezzato “Modello Monti”, non vuole essere un caso unico. La scommessa più importante, infatti, resta quella di replicarlo, pur tenendo in considerazione le unicità delle singole realtà, a partire dagli altri porti siciliani. Per questa ragione, Termini Imerese, Porto Empedocle, Licata, Gela e Trapani, insieme a Palermo, sono il simbolo di un Paese che cresce, che si sviluppa scommettendo sulle persone, sui cantieri e sulla serietà di una progettualità che oggi, più che mai è sinonimo di rinascita. Per tutti e non di una parte.

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