Pediatri: “Favorire il divieto dei social per i minori di 16 anni, ma servono anche azioni per sensibilizzare i genitori”
Un forte appello per limitare l’uso dei social tra i minori di 16 anni arriva da un gruppo di pediatri italiani, che evidenziano la crescente preoccupazione per l’uso eccessivo dei dispositivi digitali da parte dei più giovani. In un’intervista rilasciata ad Adnkronos Salute, il dottor D’Avino ha denunciato la situazione preoccupante che si osserva nella sua pratica quotidiana: “Vediamo bambini di 9-10 anni già completamente assorbiti dal cellulare, senza alcun controllo da parte dei genitori”, ha spiegato.
Il pediatra ha sottolineato la necessità di sensibilizzare non solo i ragazzi, ma anche i genitori, spesso “distratti”, sugli effetti negativi che un uso smodato dei dispositivi digitali può avere sulla salute psicologica e fisica dei più giovani. In particolare, D’Avino ha suggerito che la Polizia Postale potrebbe svolgere un ruolo più attivo nel contrastare l’uso indiscriminato di internet tra i minorenni, proponendo anche l’introduzione di sanzioni per quei genitori che non controllano adeguatamente l’uso dei social da parte dei loro figli.
Tuttavia, il pediatra non si oppone in modo categorico all’uso dei social, ma ritiene fondamentale che, dopo i 16 anni, i ragazzi vengano guidati verso un utilizzo consapevole e moderato. “Non sono contrario ai social dopo i 16 anni, ma è necessario promuovere un approccio equilibrato”, ha aggiunto, spiegando che le conseguenze di un abuso del digitale e dei social network sono spesso difficili da rilevare e da gestire a posteriori.
La proposta dei pediatri, dunque, si inserisce in un dibattito sempre più acceso sull’impatto delle tecnologie sulla crescita e sul benessere dei giovani, e mette in luce l’importanza di un coinvolgimento più attivo da parte di genitori e istituzioni.