Per sei bandi FEAMP prorogati i termini per la presentazione delle istanze di finanziamento

Il Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione siciliana ha ulteriormente prorogato i termini per la presentazione delle istanze di finanziamento (le domande dovranno essere presentate entro il 15.02.2019) a valere sui bandi di attuazione delle misure: 1.30 “Diversificazione e nuove forme di reddito”; 1.32 “Salute e sicurezza”; 1.38 “Limitazione dell’impatto della pesca sull’ambiente marino e adeguamento della pesca alla protezione della specie”; 1.40 Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili” – lettera a); 1.41 “Efficienza energetica e mitigazione dei cambiamenti climatici” paragrafo 1 e 2; 1.42 “Valore aggiunto, qualità dei prodotti e utilizzo delle catture indesiderate”.

Misura 1.30 “Diversificazione e nuove forme di reddito” (dotazione finanziaria 836.000)

La diversificazione delle attività offre agli operatori della pesca un forte potenziale in termini di opportunità di reddito in linea con l’obiettivo di promuovere la competitività delle piccole e medie imprese del settore, come previsto dagli obiettivi tematici del Quadro Strategico per la programmazione 2014-2020 (ObiettivoTematico 3).

La misura contribuisce, ai sensi dell’art. 30 del Reg. (UE) n. 508/2014, alla diversificazione del reddito dei pescatori tramite lo sviluppo di attività complementari, compresi investimenti a bordo, turismo legato alla pesca sportiva, ristorazione, servizi ambientali legati alla pesca e attività pedagogiche relative alla pesca. Oltre alla diversificazione del reddito la misura contribuisce ad accrescere il livello di formazione dei pescatori su ambiti produttivi correlati alla pesca (turismo legato alla pesca sportiva, ristorazione, servizi ambientali e attività̀ pedagogiche); il beneficiario, infatti, al fine di accedere al sostegno di cui alla presente Misura, deve dimostrare di avere idonee competenze professionali nell’ambito del settore oggetto di diversificazione. Tali competenze, possono essere acquisite anche attraverso interventi finanziati ai sensi dell’art. 29, par. 1, lett. a) del Reg. (UE) 508/2014. In sintesi, l’obiettivo degli interventi previsti è quello di promuovere la diversificazione delle attività̀ e, quindi, contribuire in maniera consistente alla riduzione della pressione sugli stock ittici e al miglioramento della redditività del settore.

– Misura 1.32 “Salute e sicurezza” (dotazione finanziaria € 1.587.470,62)

La Misura è volta a determinare migliori condizioni igieniche, di sicurezza e lavorative dei pescatori, in linea con l’obiettivo tematico di migliorare la competitività delle Pmi, previsto tra gli obiettivi tematici del Quadro Strategico Comune (QSC) per la programmazione 2014/2020 (obiettivo tematico 3). Tale miglioramento è essenziale per sopperire alla vetustà della flotta da pesca italiana e migliorare le condizioni dei pescatori; a questo proposito è stato stabilito di premiare, attraverso criteri di selezione, sia le operazioni riguardanti le ibarcazioni più vetuste sia quelle che, nel recente passato, hanno imbarcato il maggior numero di pescatori. La misura sostiene quindi gli investimenti destinati a: sicurezza, condizioni di lavoro, salute e igiene a bordo, dando altresì priorità alla salubrità del pescato, a condizione che gli investimenti che beneficiano del sostegno vadano oltre i requisiti minimi previsti dalla normativa nazionale e/o comunitaria. 3.

– Misura 1.38 “Limitazione dell’impatto della pesca sull’ambiente marino e adeguamento della pesca alla protezione della specie” (dotazione finanziaria € 2.513.200)

L’obiettivo della misura è di ridurre l’impatto della pesca sull’ambiente marino, favorire l’eliminazione graduale dei rigetti in mare e facilitare la transizione verso uno sfruttamento sostenibile delle risorse biologiche marine vive conformemente all’approccio precauzionale previsto dalla PCP. L’intento è di ricostituire e mantenere le popolazioni delle specie pescate al di sopra di livelli in grado di produrre il rendimento massimo sostenibile. In sintesi, ai sensi dell’art. 38 del Reg. (UE) n. 508/2014, la misura concorre al raggiungimento degli obiettivi di riduzione di catture fissati nella PCP ed alla limitazione dell’impatto sugli ecosistemi marini.

– Misura 1.40  Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili – lettera a) (dotazione finanziaria € 1.800.000)

La Misura è attuata al fine di proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi marini mediante la raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare e la rimozione degli attrezzi da pesca perduti (cd. reti fantasma).

 – Misura 1.41 “Efficienza energetica e mitigazione dei cambiamenti climatici” (la dotazione finanziaria stanziata è di complessivi € 1.764.834 per il paragrafo 1 e  € 135.000 per il paragrafo 2).

Gli obiettivi specifici della misura riflettono i pertinenti obiettivi tematici di cui al Reg. (UE) n. 1303/2013. Nello specifico, con la priorità 1, è prescritto l’obiettivo tematico 4 (OT4) “Energia sostenibile e qualità della vita – Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori”. In particolare, per l’alto costo del carburante, per la vetustà degli apparati motori, che incide sui consumi, sull’emissione di gas e sulle perdite di oli e carburanti, e per i conseguenti effetti sui cambiamenti climatici, sono richiesti interventi: per agevolare i miglioramenti di classe energetica, con la sostituzione o l’ammodernamento di motori principali o ausiliari e per dare maggiore efficienza alle unità da pesca.

 – Misura 1.42 “Valore aggiunto, qualità dei prodotti e utilizzo delle catture indesiderate” (dotazione finanziaria € 2.466.546)

La misura prevede investimenti volti a migliorare il valore aggiunto e/o la qualità del pesce catturato, considerata la scarsità degli stock ittici la misura sostiene investimenti a bordo volti ad accrescere il valore commerciale delle catture, in linea con l’obiettivo tematico di migliorare la competitività delle micro, piccole, medie imprese (PMI) previsto tra gli obiettivi tematici del Quadro Strategico Comune per la programmazione 2014/2020 (Obiettivo Tematico 3). Conformemente al divieto di effettuare rigetti introdotto dalla Politica Comune per la Pesca (PCP) sostiene gli interventi a bordo delle navi al fine di realizzare il miglior uso possibile delle catture indesiderate e di valorizzare al meglio la parte sotto sfruttata del pesce catturato. In coerenza con gli obiettivi strategici del PO FEAMP, l’accorciamento della filiera ittica va perseguito mediante il valore aggiunto, la qualità dei prodotti e l’utilizzo di specie indesiderate. L’obiettivo degli interventi previsti dall’art. 42 del Reg. (UE) n. 508/2014 è quello di promuovere e incentivare la competitività della filiera di settore.

Potrebbero interessarti anche...