Pesca, botta e risposta Martello-Quinci sul “fermo biologico”
Sulla presunta violazione del “fermo pesca” nelle acque di Lampedusa da parte dei pescherecci di Mazara del Vallo, scoppia la polemica tra il sindaco di Lampedusa Totò Martello e il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci che in una nota congiunta scritta assieme al presidente del consiglio comunale Vito Gancitano risponde così a Martello: “La marineria di Mazara del Vallo che tanta economia e tanto benessere ha portato negli anni e continua a portare all’isola di Lampedusa distinguendosi oltre che per le capacità di pesca anche sul fronte della solidarietà e del salvataggio di vite umane non merita questo attacco frontale del sindaco di Lampedusa, di cui non accettiamo le provocazioni. La marineria mazarese rispetta le regole e le prescrizioni del fermo biologico anche con riferimento alle percentuali di pesca consentite: 51% crostacei e 49% relative ad altre tipologie”.
Il sindaco di Lampedusa Totò Martello, nei giorni scorsi, aveva affermato che “non solo i pescatori di Lampedusa vedono giornalmente invase le proprie acque territoriali dalla pesca “feroce” posta in essere da numerose imbarcazioni tunisine, algerine, cipriote o di altre nazionalità, incuranti delle normative italiane e europee, ma per di più in questi giorni di “fermo biologico” necessario per ripristinare l’ambiente marino, sono costretti ad assistere allo sbarco del pescato nel proprio porto da parte di pescherecci provenienti dalle marinerie di Mazara del Vallo e Siracusa”.
Inoltre, Martello aveva sottolineato che “molte imbarcazioni, autorizzate alla sola pesca del gambero, continuano a sbarcare ulteriori specie ittiche a titolo di “cattura accidentale”, come ad esempio le triglie, denotando un’attività che va oltre i limiti consentiti”. Il sindaco di Lampedusa ha chiesto un intervento urgente da parte delle competenti autorità locali e dell’assessore regionale alla Pesca per verificare il rispetto del “fermo biologico” anche da parte di pescherecci autorizzati alla sola pesca del gambero.