Pesca, pronta riforma settore. Ugl “Segnale forte”
“Apprezziamo la presentazione del disegno di legge di riforma del settore della pesca professionale. Il Governo Musumeci ha dato un segnale forte e inequivocabile ai pescatori ed alle imprese di pesca, dopo dieci anni di disinteresse della politica nel settore, a conferma del buon lavoro in pochi mesi svolto dall’Assessore Bandiera, uomo sensibile e vocato all’ascolto, a differenza di altri della giunta regionale ancora poco sensibili a questa antica e preziosa arte della politica, e dal dirigente generale Cartabellotta”. A dichiararlo Giuseppe Messina, segretario regionale Ugl Sicilia a margine della seduta della Commissione Consultiva regionale della pesca che si e’ tenuta presso la Sala Alessi, a Palazzo D’Orleans, sede del governo della Regione Siciliana. Erano presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, gli assessori dell’Agricoltura, Edy Bandiera, del Territorio e Ambiente, Toto’ Cordaro, ed i dirigenti generali alla pesca, Dario Cartabellotta e dell’Ambiente, Giuseppe Battaglia.
“Partendo dal riconoscimento della storicita’ della Sicilia nel Mediterraneo e sulla specificita’ della pesca mediterranea, come Ugl – aggiunge – chiediamo al Presidente Musumeci un impegno diretto nel rilancio del settore della pesca, puntando sulle misure tecniche, sul ricambio generazionale, sulle attivita’ complementari, sull’identita’ mediterranea, sui Cogepa, sulla filiera corta, sul turismo azzurro, regolamentando con chiarezza e rigidita’ la pesca sportiva e ricreativa”.
“La riforma del Titolo V della Costituzione – sottolinea Messina – non ha scalfito la potesta’ legislativa in materia di pesca della Sicilia, ed e’ su questo che occorre ripartire per dare certezza normativa al settore e rivedere gli equilibri con l’Unione europea, responsabile di aver sbagliato negli ultimi 20 anni le politiche nel Mediterraneo. Occorre puntare sul dialogo transnazionale per introdurre un Piano di gestione sulle acque internazionali con scelte condivise da tutti i paesi Mediterraneo, comunitari e non”.