Pesca, rinnovato il contratto di 20mila addetti imbarcati
“L’accordo siglato nella tarda serata di martedì è estremamente importante, garantisce un sostegno determinante per il lavoro dei circa 20 mila addetti che operano nella pesca e aggiorna istituti contrattuali di grande rilevanza”. Lo dichiarano in una nota il segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota e quello nazionale, Silvano Giangiacomi, in merito al rinnovo del contratto collettivo nazionale degli addetti imbarcati su natanti esercenti la pesca marittima, che ha una decorrenza che va dal 2018 al 2021.
“Nonostante il settore sia in crisi da anni – spiegano i due sindacalisti – è stato pattuito un aumento del 6,1%, che sancisce la volontà delle parti sociali di credere nel futuro del comparto e nella dignità di lavoratori che in questi anni hanno perso potere di acquisto e continuità di reddito. Altre misure di grande valore sono certamente il permesso retribuito di 15 giorni per congedo matrimoniale, l’indennità perduta a corredo, che passa dal 50 al 100%, l’aumento di 10 euro del valore convenzionale ai fini dei calcoli Inps per pensioni e prestazioni di welfare, e una migliore regolamentazione della flessibilità e del lavoro nelle festività infrasettimanali, con il recupero e un’indennità di 18 euro”.