Pesca sostenibile: arriva l’intesa tra Ue e Paesi del Mediterraneo
Si è svolta a Tirana dal 7 al 11 novembre la 45esima riunione annuale della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (Cgpm). L’incontro si è concluso con l’intesa raggiunta tra l’Ue e i Paesi del Mediterraneo e con l’istituzione di cinque piani di gestione pluriennali.
“Per la prima volta, l’Ue e i paesi limitrofi del Mediterraneo hanno concordato l’istituzione di cinque piani di gestione pluriennali (Map) basati sui principi della Politica comune della pesca. Si tratta di un passo fondamentale per migliorare la sostenibilità ambientale ed economica della pesca nel Mediterraneo“. A renderlo noto la Commissione europea.
Qualche settimana fa, in vista proprio della sessione annuale della Commissione, era stato pubblicato l’Atlante mappa con le aree permanentemente chiuse alla pesca a strascico nel Mediterraneo e che indaga sulle attività di pesca a strascico in queste aree.
“Grazie agli sforzi congiunti della Commissione, degli Stati membri e di oltre 20 altri paesi costieri, la Cgpm ha adottato all’unanimità un totale di 21 misure ambiziose, 19 presentate dall’Unione europea, per la gestione e il controllo della pesca, dell’acquacoltura e della protezione degli habitat sensibili. L’Ue sostiene inoltre l’attuazione di tutte le misure e della nuova Strategia 2030 con una sovvenzione annuale di 8 milioni di euro“, spiega Palazzo Berlaymont.
“L’accordo costituisce una svolta per la regione del Mediterraneo, per la sua biodiversità e per i suoi pescatori. Aiuteranno a recuperare un bacino marino che per molti anni ha sofferto a causa di pratiche non sostenibili. Mi auguro una buona collaborazione con i nostri vicini nell’attuazione di queste decisioni“, ha dichiarato il commissario europeo all’ambiente Virginijus Sinkevicius.