Pesca, i temi della sostenibilità sono stati al centro della seconda giornata di Blue Sea Land
I temi della sostenibilità sono stati al centro della seconda giornata di Blue Sea Land, la manifestazione dedicata alla pesca Mediterranea che si è aperta ieri a Mazara del Vallo.
“La sostenibilità è la strada che deve seguire la pesca siciliana – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura e alla pesca Edy Bandiera – Non parliamo soltanto di sostenibilità ambientale ma anche di sostenibilità economica, che consente al pescatore e all’impresa di permanere nel settore. Il governo regionale ha messo in moto una serie di meccanismi e opportunità che consentono al pescatore di incrementare il reddito. Una innovazione inoltre riguarda i mercati ittici, anello debole oggi di questa importante filiera. Ne abbiamo finanziato uno a Siracusa. Dove e’ possibile fare la somministrazione diretta insieme alla vendita al dettaglio. Tutte attività che contribuiscono a generare economia sana“.
Il rilancio del comparto, però, passa anche dall’innovazione di attrezzature e imbarcazioni. “Sul tema della sostenibilità ambientale la Sicilia è tra le regioni più virtuose – ha aggiunto Bandiera -. Il governo ha messo in campo una serie di misure previste dal fondo marittimo per la pesca che consentiranno di finanziare attrezzature nuove per i pescatori, compatibili con l’ambiente”.
L’innovazione è presupposto anche del successo imprenditoriale nel settore dell’acquacoltura, come ha evidenziato Alfonso Milano, dirigente responsabile Pesca e Acquacoltura della Regione Siciliana: “L’acquacoltura la si innova con i servizi. Bisogna generare servizi agli imprenditori, trasferendo le innovazioni. Una sorta di cinghia di trasmissione tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa. Il compito del dipartimento sta nel trasferire i bisogni alla ricerca e viceversa. E’ fondamentale ad esempio nelle mariculture – ha aggiunto Milano – trovare delle alternative ai tradizionali allevamenti di spigole e orate. Bisogna lavorare con specie pregiate ma di rapidissimo accrescimento. Per questo abbiamo messo a punto un protocollo riguardante la ricciola, una specie di grandi qualità organolettiche con un rapidissimo accrescimento nelle fase giovanili. Abbiamo già dei riproduttori a Lampedusa. L’isola dovrà diventare un centro per la maricoltura, il miglioramento genetico e la formazione permanente”.
A proposito di acquacoltura, nel corso della giornata è stato illustrato anche il progetto Ariel, il cui obiettivo è quello di analizzare e risolvere le difficoltà di pescatori e imprenditori.
“Ariel è un progetto che guarda ad est dei confini europei. Coinvolge alcuni Paesi che si affacciano sul grande bacino adriatico-ionico come Grecia, Croazia, Montenegro e Italia”, ha detto Salvatore Manzella, dirigente del Dipartimento regionale della Pesca Mediterranea. “L’obiettivo di Ariel è quello di sviluppare dei modelli applicativi che arrivino velocemente alle imprese”.