Politica Ue per la biodiversità: “Strategia per stimolare le economie post Covid-19”

La Commissione europea ha in cantiere diverse iniziative da presentare alla Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità 2021.

Il “Eu Biodiversity strategy 2030”, ossia il piano di salvaguardia della biodiversità per i prossimi dieci anni, doveva essere svelato lo scorso 25 marzo ma, a causa dell’emergenza Covid-19, tutto è stato rimandato.

“La biodiversità è alla base del benessere umano ma ora è sottoposta a un’enorme pressione da parte delle attività umane. Questa iniziativa delinea l’ambizione dell’Ue per il quadro globale sulla biodiversità post 2020, dice l’Ue che si impegna a  voler “ridurre la perdita di biodiversità”, “preservare e ripristinare i suoi ecosistemi” e “dare l’esempio nei negoziati globali sull’arresto della perdita di biodiversità e sulla salvaguardia degli ecosistemi”.

La strategia è già pronta, come si legge dal sito della Commissione europea.

Intanto, in questi giorni, undici ministri dell’ambiente dell’Ue (Austria, Danimarca, Finlandia, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia e Francia), hanno inviato una lettera alla Commissione, chiedendo che le tematiche ambientali siano al centro della politica europea nella e per la ripartenza post Covid-19.

Il mondo sta affrontando una crisi senza precedenti, l’attenzione attualmente è concentrata sulla lotta alla pandemia, ma dobbiamo ricordarci che la crisi climatica ed ecologica perdura e che lo slancio nel combattere questa battaglia deve rimanere una priorità dell’agenda politica per una ricostruzione resiliente nel post Covid-19 “spiegano i ministri”.

“Accogliamo con grande favore che i Capi di Stato e di Governo il 26 marzo abbiano invitato la Commissione a iniziare a lavorare su un piano globale di ripresa dell’Ue che comprenda la transizione verde e la trasformazione digitale chiediamo alla Commissione di utilizzare il Green deal europeo quale quadro di riferimento per questo esercizio e quindi di continuare il percorso di attuazione delle iniziative ivi previste – prosegue la nota -. Costituisce una nuova strategia di crescita per l’Ue, che offrirà bene ci volti sia a stimolare le economie e creare posti di lavoro sia ad accelerare una transizione verde in modo sostenibile ed economico”.

Non dobbiamo cedere alla tentazione di mettere in campo soluzioni a breve termine in risposta all’attuale crisi, che rischiano di bloccare l’Ue in un’economia dei combustibili fossili per i prossimi decenni – sottolineano -. Dobbiamo invece rimanere determinati a innalzare il target al 2030 dell’Ue entro la ne di quest’anno, rispettando la tempistica stabilita dall’accordo di Parigi, e stimolando gli altri attori globali ad innalzare a loro volta le proprie ambizioni. In quest’ottica, siamo lieti che la Commissione sia sulla via giusta per presentare entro settembre 2020 una valutazione di impatto per elevare le ambizioni dell’Ue per il 2030 e tagliare le emissioni di gas a e etto serra tra il 50 e il 55% rispetto ai livelli del 1990”.

Il Green deal 

Il Green deal è un programma di interventi strategici che prevede una serie di misure volte a sancire la neutralità climatica dell’Unione europea entro il 2050. Si basa principalmente su uno scheletro legislativo sul clima e uno strumento finanziario a sostegno della transizione verso un’economia sostenibile per i paese più arretrati.

Strategia UE in atto:

  • proteggere la natura e aumentare la copertura e l’efficacia delle aree protette, basandosi sulla rete Natura 2000 (rete di siti di interesse comunitario, e di zone di protezione speciale creata dall’Unione europea per la protezione e la conservazione degli habitat e delle specie, animali e vegetali, identificati come prioritari dagli Stati membri);
  • ripristinare gli ecosistemi danneggiati, compresi gli ecosistemi ricchi di carbonio, a un buono stato ecologico e migliorare il flusso di servizi essenziali che forniscono;
  • promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi forestali, agricoli, marini, d’acqua dolce e urbani;
  • integrare pienamente le considerazioni sulla biodiversità in altre politiche dell’Ue e affrontare gli impatti dell’Ue;
  • biodiversità globale, consentire l’attuazione della strategia garantendo adeguate risorse finanziarie, migliorando la conoscenza e coinvolgendo cittadini e parti interessate in tutti i settori.

 

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