Porti di Palermo, Termini, Trapani e Porto Empedocle: “sistema” unico

L’Autorità di Sistema del Mare di Sicilia occidentale raggruppa i quattro porti della parte ovest della Sicilia: Palermo con Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle. Si tratta di porti con caratteristiche differenti e complementari al punto da creare un “sistema” unico ma differenziato per tipo di offerta.
L’AdSP ha avviato interventi prioritari per potenziare i quattro porti di Palermo, un sistema oggi multipurpose dove l’obiettivo primario per attrarre traffico è quello di portare a compimento, nel segno della qualità, opere infrastrutturali, ormai in corso in tutti gli scali che rientrano nella sfera di responsabilità dell’AdSP, con rapidità e certezza delle risorse disponibili.
Porto di Palermo: La riqualificazione del porto di Palermo, che consoliderà la vocazione crocieristica andrà a potenziarlo costruendo nuove infrastrutture, una riorganizzazione degli spazi con l’unico obiettivo di riuscire ad accogliere i nuovi colossi del mare. In corso i lavori restyling della Stazione marittima, mentre sono due le infrastrutture previste a servizio dei passeggeri: il nuovo terminal RO-RO sul molo Piave e il nuovo terminal crociere sulla banchina Sammuzzo, entrambi fondamentali per il porto e d’impatto anche sulla città.
Il waterfront, dal centro della città fino al porticciolo di S. Erasmo che si inserisce nel quadro di completamento e sistemazione dei porti turistici della costa palermitana, è e sarà oggetto di lavori.
Si lavora anche al dragaggio del canale di accesso al porto e del bacino “Crispi 3”, fino a una profondità di – 12, mentre sul lato nord, il lavoro in sinergia con Fincantieri e la realizzazione di diverse opere infrastrutturali, fra cui il completamento del bacino da 150.000 TPL, che consentirà di incrementare la capacità produttiva del cantiere, porteranno a un nuovo assetto dell’intero bacino portuale palermitano e al rilancio del polo della cantieristica navale per permettere al polo siciliano di affermarsi come uno dei più importanti del Mediterraneo.
Porto di Termini Imerese: sono in corso gli interventi di prolungamento dei moli di sopraflutto e sottoflutto per definire la protezione foranea al moto ondoso dei bacini portuali e il loro completamento dei moli sopraflutto e sottoflutto, è propedeutico al dragaggio a -10 del porto commerciale. Il porto termitano punta a incrementare il traffico ro- ro e ad accogliere navi porta container, e al collegamento con l’Interporto, cioè a strutture e servizi finalizzati allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto e la viabilità di grande comunicazione. Un passaggio fondamentale per rilanciare il sito industriale ancora in crisi dopo anni dall’abbandono della Fiat.
Porto di Trapani: si lavora al dragaggio del canale d’ingresso e del bacino portuale per garantire la profondità di -10 all’interno del porto: lo scalo più occidentale della Sicilia è complementare a Palermo come scalo crocieristico ma ha anche la possibilità di specializzarsi in porto contenitori, disponendo di una vasta area alle spalle da destinare a quella funzione.
Porto Empedocle: la via della riqualificazione l’hanno indicata i dragaggi a -11,5 ma anche il disegno di farne un porto verde dove rigenerare energie. Da evidenziare, infatti, c’è il progetto di terminale di ricezione e rigassificazione di GNL con una capacità di stoccaggio di 8 miliardi di mc/anno, ma anche la possibilità di realizzare opere a mare e di ampliare lo spazio portuale inglobando l’area retrostante di cinque ettari totalmente libera. Il tutto in una posizione strategica, a sentinella del Canale di Sicilia.

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