Porti, Federlogistica: “Regia unica su elettrificazione banchine”

Serve un’accelerata per l’elettrificazione delle banchine portuali, che consente alle navi di spegnere i motori quando sono ormeggiate, e soprattutto una regia unica nazionale per dare indicazioni chiare che consentano di procedere.

“L’elettrificazione delle banchine portuali rappresenta oggi l’unica risposta realistica e concreta rispetto al tema energetico ambientale e portuale dando attuazione alle linee guida in sede comunitaria” spiega Lugi Merlo, presidente di Federlogistica, chiedendo che una struttura ad hoc del Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili si occupi del tema.

I ministeri hanno stanziato le risorse per realizzare le infrastrutture, ricorda, ma si rischiano ritardi “con uno scenario a macchia di leopardo caratterizzato in alcuni casi da assenza di progetti, oppure progetti già superati non in grado di rispondere alle reali esigenze” mentre le navi sono già pronte. “Pressoché la totalità delle navi da crociera, una quota crescente di traghetti e molte navi cargo – prosegue Merlo – in porto potrebbero già oggi collegarsi alla rete elettrica delle banchine in quanto già predisposte. Ma sono necessarie risposte e indicazioni chiare che solo una regia unica nazionale anche fra i ministeri competenti è in grado oggi di sbloccare: occorre cioè una struttura in capo al Mims in grado di predisporre progetti adeguati, garantire la tempistica degli appalti e, attraverso un rapporto strutturale con i fornitori di energia, assicurare forniture adeguate al fabbisogno di energia per ogni porto”. E resta da affrontare anche il nodo dei costi della fornitura di energia, troppo elevati rispetto all’utilizzo del carburante tradizionale.

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