Porto di Augusta, il collegamento con la ferrovia si farà
Un incontro finito bene quello del presidente dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia orientale, Andrea Annunziata, che ha ricevuto indicazioni rassicuranti dal ministero delle Infrastrutture, nei giorni scorsi, circa la notizia della cancellazione del collegamento del porto Core di Augusta con la rete ferroviaria dall’elenco dei progetti da finanziare nell’ambito del Pon 2014/2020.
“Il ministero – ha precisato Annunziata – garantisce che il porto non sarà privato del finanziamento, ma noi saremo, comunque, vigili affinchè ciò non accada mai e dimostreremo con i fatti le potenzialità dell’industria-porto”.
A questo punto l’accelerazione deve riguardare la definizione e il completamento dei progetti in cantiere: “Qualora il governo un domani dovesse non concedere il finanziamento dovuto, il collegamento del porto di Augusta con la rete ferroviaria lo realizzeremo con i fondi di cui abbiamo già disponibilità nelle casse dell’Adsp”, ha aggiunto. “Si tratta di un’opera fondamentale così come fondamentali sono i nuovi piazzali, le banchine e l’intervento di rifiorimento della diga foranea”.
Sul possibile ridimensionamento del progetto si era scatenata nel territorio una vera e propria bufera.
Il presidente di Assoporto Marina Noè si rivolge al neoeletto governatore della Sicilia Nello Musumeci, ai parlamentari e ai senatori siciliani, affinchè, facciano sentire forte il proprio dissenso al presidente del Consiglio Gentiloni, qualora tale cancellazione dovesse in futuro trovare riscontro nella realtà.
“In questo scorcio di fine legislatura – ha detto Noè – sarebbe da irresponsabili punire il porto di Augusta che è inserito nella rete transeuropee (TENs) per i trasporti, l’energia e le telecomunicazioni». Per la deputata regionale di Fi, Rossana Cannata e il consigliere comunale di opposizione di Augusta, Giuseppe Di Mare: “II disegno del ministro Delrio è quello di depotenziare il porto a favore dello scalo di Catania. Coinvolgeremo subito il governatore Musumeci”.