Porto di Marsala, Lo Curto: “Non fermate l’iter per la realizzazione”
“Fare ripartire l’iter per realizzare il Porto di Marsala. Con questa volontà politica sono state audite le parti interessate in Commissione Ambiente dell’Ars, con una convocazione da remoto. La revoca della concessione demaniale alla Myr, inadempiente rispetto agli obblighi contrattuali e all’impegno di far partire i lavori, è un atto dovuto. Ciò nonostante è impensabile che si possa azzerare tutto perché ripartire da zero significa dire addio ad un’opera indispensabile per Marsala e per il sistema della portualità regionale. Gli uffici dei Dipartimenti infrastrutture e ambiente valuteranno la possibilità che la progettazione delle opere realizzata a spese della Myr, per la cosiddetta parte pubblica del porto, possa essere gratuitamente ceduta dalla società alla Regione. I costi per tali opere, per circa 4 milioni di euro, non sono sostenibili dall’Amministrazione comunale e dalla Regione e, tra l’altro, hanno interessato un iter autorizzativo che si è protratto per un arco temporale di 10 anni. La Myr con la rinuncia a dieci anni di concessione demaniale, a questo punto, sarebbe sgravata dei 17 milioni di euro di opere che, invece, la Regione potrebbe realizzare con risorse in aggiunta agli 8 milioni di euro derivanti dal Patto per il Sud per la marina di Marsala. Le opere già progettate, infatti, possono andare in gara ancorché si tratta di progetti definitivi. Questo, ove giuridicamente e tecnicamente possibile, potrebbe fare ripartire concretamente il sogno di vedere realizzato il porto della nostra Città”.
Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Ars, a seguito dell’audizione di ieri mattina.
“Non so come si determineranno gli uffici – continua Eleonora Lo Curto – ma se questa ipotesi fosse giuridicamente e tecnicamente fattibile ci sarebbe un indubbio vantaggio per la Regione e per la città di Marsala. In questo modo la Myr resterebbe interessata solo alla realizzazione dell’area turistica su cui inizialmente si concentrava l’iniziativa privata, mentre la Regione si garantirebbe la cessione gratuita di tutta la progettazione già approvata che riguarda l’area demaniale su cui insistono il porto pubblico e le aree già in dotazione di imprenditori privati per le attività in atto esistenti. Se poi Ombra non fosse in grado di portare avanti il suo progetto, a quel punto nulla avrebbe da recriminare e nulla potrebbe interferire con l’iter del porto pubblico. Questa idea di buon senso che ho lanciato sarà adeguatamente vagliata sotto il profilo tecnico-giuridico e mi auguro anche perseguita concretamente. Di certo emerge la ferma volontà politica – conclude Lo Curto – espressa anche dagli assessori Falcone e Cordaro di dare a Marsala il suo porto, opera strategica per l’intero sistema portuale regionale”.