Porto Marinella di Selinunte impraticabile: la protesta dei pescatori

Una storia infinita quella del porto di Marinella di Selinunte penalizzato dalla politica, dalla burocrazia e dagli errori tecnici di progettazione (tunnel). In questi giorni sono tornati a protestare i pescatori che adesso non potranno più prendere il largo con le loro 40 barche perché le ultime mareggiate di ponente hanno intasato di posidonie la bocca del porticciolo.

I pescatori non intendono aspettare “Godot” in relazione all’inizio dei lavori già finanziati della riqualificazione del porto e protestano contro il Governo regionale che ancora non attiva il finanziamento del Patto per il Sud, di circa un milione e duecento euro che vede già un progetto realizzato dall’ingegnere Onofrio Caradonna. Con in testa il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano, i pescatori di Marinella di Selinunte sono stati in Prefettura per cercare di trovare le giuste soluzioni all’emergenza porto.  Al termine dell’incontro i partecipanti si sono aggiornati a  lunedì, sempre in Prefettura, per partecipare ad un vertice con la Capitaneria di Porto di Mazara, Genio Civile, Protezione Civile e lo stesso Sindaco allo scopo di trovare ancora una soluzione tampone che consenta lo sgombero delle alghe dalla stessa imboccatura del porto.

La Regione è intervenuta una volta in via straordinaria per bonificare lo specchio d’acqua insabbiato e pieno di alghe, poi una seconda volta a distanza di mesi e l’alga è rimasta ammassata in parte in un angolo dello stesso porto in attesa dell’inizio dei lavori per evitare ulteriori spese di trasporto e conferimento della posidonia (rifiuto speciale). Comunque, secondo alcune indiscrezioni, nei primi giorni di dicembre, il progetto esecutivo dovrebbe essere presentato in assessorato per poi provvedere ad appaltare i lavori. Inoltre, se non ci saranno intoppi, entro il 2020 potrebbe nascere l’agognato nuovo porto a Marinella di Selinunte.

 

 

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