Porto Pozzallo: Minardo (Fi) chiede al governo l’istituzione dell’autorità autonoma

Istituire l’autorità autonoma del porto di Pozzallo al fine di inserirla nell’autorità di sistema della Sicilia orientale e prevedere il finanziamento di nuove banchine per valorizzare e sostenere lo sviluppo del territorio. Sono queste le richieste fatte al governo dal deputato di Forza Italia Antonino Minardo con un’interrogazione parlamentare presentata al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

Nell’atto di sindacato ispettivo Minardo fa notare come il porto “fu progettato inizialmente per movimentare ogni anno una quantità di merce pari a circa cinquecentomila tonnellate, ma attualmente, grazie alla crescita costante degli scambi commerciali, ha più che triplicato le previsioni iniziali; anche per quanto riguarda il flusso passeggeri il porto di Pozzallo può aspirare ad assurgere al rango di struttura nazionale, proponendosi quale punto di approdo per le navi da crociera”.

Per questo, spiega, “sarebbe auspicabile – così come indicato nella proposta di legge dell’interrogante n. 2556, presentata il 22 luglio 2014 – la nascita di un’autorità portuale specializzata, istituita dal Governo d’intesa con la regione siciliana, con il compito, tra l’altro, di coordinare ed indirizzare le iniziative riguardanti il porto ed il sistema produttivo portuale, per un loro corretto inserimento nei piani della programmazione comunale, provinciale, regionale e nazionale, di formulare il programma operativo triennale concernente le strategie di sviluppo delle attività del porto, di elaborare e proporre aggiornamenti per il piano regolatore portuale, acquisendo le intese con le amministrazioni interessate, ai fini dell’adozione degli atti conseguenti e necessari da parte delle autorità competenti”.

“L’istituzione dell’autorità – conclude – sarebbe finalizzata a promuovere, in Italia e all’estero, le attività marittimo-portuali, industriali, commerciali, turistiche e diportistiche, nautiche e della pesca, nonché le attività produttive e sociali presenti nel sistema economico retroportuale e, in tal senso, rappresenterebbe una grande risorsa per la Sicilia sud-orientale e per l’intera regione”.

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