Portopalo, il resort sull’Isola di Capo Passero: il Cga blocca di nuovo tutto
l CGA blocca momentaneamente l’iter per realizzare un resort sull’isola di Capo Passero.
Il Consiglio di giustizia amministrativa, spiega l’associazione ambientalista, ha sospeso l’efficacia della sentenza del Tar di Catania che aveva accolto il ricorso della società investitrice contro il provvedimento di revoca dell’Assessorato, scongiurando l’eventualità che il devastante progetto si possa realizzare. L’isolotto è stato dichiarato riserva naturale, è sede di un’antica tonnara e con una torre-fortezza del XVI secolo.
“Un’altra tappa per salvare un patrimonio naturalistico e paesaggistico da una speculazione edilizia assurda e inconcepibile. Che finalmente si istituisca una riserva naturale” dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.
“Speriamo che ad ottobre – conclude Zanna – in sede di merito, il CGA confermi questo orientamento e l’isola di Capo Passero sia definitivamente salva da questi predoni del cemento. Nel frattempo, chiediamo all’Assessorato Territorio e Ambiente di fare finalmente la sua parte, facendo rispettare al Comune di Capo Passero le leggi che regolano l’iter sulla VINCA e approvando un nuovo decreto di istituzione della riserva naturale”.
Legambiente ha chiesto alla Regione di approvare “un nuovo decreto di istituzione della riserva naturale”.
IL FATTO
La vicenda è esplosa nel 2017 e a contrastarne la realizzazione di un resort era stata Legambiente Sicilia, presentando il ricorso gerarchico alla Regione.
Nel 2018 la Regione stessa aveva annullato il parere favorevole condizionato rilasciato dalla Soprintendenza di Siracusa. Così il primo round era andato a Legambiente.
Nel 2019 ad incassare la vittoria è stata la società, poiché il tribunale catanese aveva accolto il ricorso annullando, ma, a distanza di 7 mesi, il terzo round è di Legambiente. E’ stata accolta l’istanza cautelare sospendendo l’esecutività della sentenza impugnata.