Portopalo, resort sull’isola di Capo Passero. “No” di Barbagallo (Pd)

“Il progetto di realizzazione di un complesso turistico all’interno dell’ex tonnara di Isola di Capo Passero, rischia di essere realizzato a dispetto di tutte le incompatibilità e le norme di tutela di un paradiso naturalistico inserito nel Piano regionale delle Riserve e ricadente in un’area sottoposta a vincolo”. Anthony Barbagallo, parlamentare regionale Pd, richiama l’attenzione su una vicenda che interessa l’area in provincia di Siracusa, dove un complesso turistico potrebbe prendere il posto di una delle più antiche tonnare del nostro territorio. “La sentenza del TAR di Catania che ha annullato il provvedimento del Dipartimento Beni Culturali in realtà non entra nel merito della vicenda, ma sia pur solo intervenendo sul piano procedurale – spiega Barbagallo – concede un pericoloso via libera alla realizzazione del progetto che sottraendo l’area alla pubblica fruizione ne altererebbe l’unicità quale luogo incontaminato”. “L’isolotto è un luogo dell’anima, – aggiunge Marika Cirone Di Marco – qui il sud est siciliano parla di storia, di operosità umana, di bellezza e si ricongiunge in un unico maestoso racconto”. “L’assessore all’Ambiente – conclude Anthony Barbagallo – ha il dovere di intervenire emanando un provvedimento che blocchi definitivamente qualunque tipo di speculazione selvaggia del territorio”.

Un investimento di 10 milioni di euro per l’acquisto dell’intera isola e della vicina tonnara sulla terraferma, e altri 15 per costruire il complesso alberghiero che la Soprintendenza ha autorizzato ritenendolo estremamente rispettoso dei luoghi, della cultura e della storia delle tonnare siciliane.

Il progetto del resort prevede 110 stanze con bar, ristorante, centro benessere, piscine e solarium,  fa capo a una cordata di imprenditori mantovani. Sulla terraferma, accanto ai quasi 7.400 metri quadrati della tonnara si avranno anche parco, giardini e parcheggi per un totale di circa 37mila metri. Ed ancora dependances che occuperanno quasi duemila metri quadrati, divisi per 18 suites extralusso, un ristorante e pontili privati. Intanto, la popolazione è divisa tra coloro che vedono positivamente la realizzazione di questo progetto che favorirebbe l’incremento delle presenze turistiche e la creazione di nuovi posti di lavoro e coloro che sono decisamente contrari poiché temono la fine della quiete e la destabilizzazione del delicato ecosistema ambientale.

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