Progetto Sea Marvel: avviato il monitoraggio marino transfrontaliero Catania-Malta

È stato avviato il monitoraggio nelle acque italo-maltesi per osservare la presenza di specie-indicatori marine “a rischio” per la presenza di fattori ambientali e antropici.

Una delle numerose attività previste dal progetto “Sea Marvel – Save, Enhance, Admire Marine Versatile Life”coordinato dal prof. Iuri Peri del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania. A far parte dell’unità di ricerca dell’ateneo catanese anche le docenti Gabriella Vindigni e Vera Foti e la dott.ssa Clara Monaco.

Il corridoio rappresentato dal canale siculo-maltese è caratterizzato da un intenso traffico marittimo, unito alla presenza di grandi quantità di rifiuti galleggianti. Un’area che riveste un’elevata importanza ecologica essendo sede di rilevante produzione primaria e di riproduzione di importanti specie ittiche commerciali come il tonno rosso oltre che areale di distribuzione e migrazione di diverse specie di cetacei.

Il programma Interreg V-A Italia-Malta, che finanzia il progetto nell’ambito dell’asse III “Tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse”, contribuisce allo sviluppo integrato fra i due Paesi e promuove lo sviluppo di ambiti di interesse comune quali la salvaguardia dell’ambiente, la sicurezza del territorio e del mare, il patrimonio culturale, la qualità della vita e la salute dei cittadini.

In questo contesto l’Università di Catania ha attivato una convenzione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, partner associato del progetto, a cui aderiscono 15 enti provenienti da tutto il Mediterraneo che cooperano alla raccolta dati coordinata da Ispra da oltre un decennio denominata “FLT – Fixed Line Transect using ferries as platform of observation for monitoring mega and macro marine fauna and main threats”.

La raccolta dati rappresenta un aspetto fondamentale della Strategia sulla biodiversità e della Strategia Marina oltre a consolidare il coordinamento con il mondo scientifico e universitario e incrementare la capacità di gestire e mettere a disposizione in maniera pienamente fruibile i dati e le informazioni ambientali. Un’attività, portata avanti dall’Ispra, che si sposa pienamente con gli obiettivi di Sea Marvel che prevede la realizzazione di attività di divulgazione sullo stato del Mar Mediterraneo e di survey di monitoraggio a bordo di piattaforme di opportunità quali aliscafi e traghetti per migliorare la conoscenza delle specie marine vulnerabili e mitigare i fenomeni che incidono sulla biodiversità marina nei siti Natura 2000 come l’inquinamento da plastiche, il traffico marittimo e la sovrapesca.
Il primo specchio di mare monitorato è stato proprio quello tra Catania e Malta grazie al supporto della nave Ro-Ro Cargo “Eurocargo Venezia” della compagnia di navigazione Grimaldi Lines, multinazionale di logistica integrata dedita a soluzioni di trasporto che promuovono anche la mobilità ecosostenibile e che da oltre un decennio sostiene il FLT Network concedendo l’imbarco di osservatori sui suoi mezzi.

Due osservatrici del FLT Network, coordinato dalla dott.ssa Antonella Arcangeli dell’Ispra, hanno compiuto una raccolta dati puntuale lungo tutto il percorso, monitorato per la prima volta in assoluto applicando il metodo del transetto fisso. È stata registrata la presenza di attività antropiche quali traffico marittimo e pesca e di specie marine quali tartarughe, ittiofauna e avifauna. Diversi osservatori a conclusione della navigazione elaboreranno un report sulla distribuzione di specie marine e habitat critici per promuovere le migliori soluzioni alla loro conservazione.

Oltre al personale catanese composto dai ricercatori del Di3A e dai volontari Marecamp (tra le quali Alessandra Raffa dell’ateneo catanese e Giuliana Pellegrino dell’associazione), si uniranno all’attività anche i ricercatori maltesi Joseph Vella e Noel Vella coordinati dalla prof.ssa Adriana Vella, responsabile dell’unità di ricerca dell’Università di Malta, partner di Sea Marvel.

Le due unità di ricerca maltese e italiana stanno già aggiungendo importanti informazioni alla ricercaattraverso survey marini svolti a livello locale con la collaborazione di enti specializzati su imbarcazioni scientifiche, mentre la sola Università di Malta completerà la raccolta dati realizzando anche dei survey aerei nel canale siculo-maltese.
«Ringrazio i collaboratori e l’intera macchina messa in moto per attivare il monitoraggio transfrontaliero – spiega il prof. Iuri Peri dell’Università di Catania -. In particolar modo il responsabile Relazioni esterne dott. Paul Kyprianou, il comandante Carmine Mezzo e il primo ufficiale Giuseppe Ricciato del Gruppo Grimaldi che hanno accolto molto cordialmente gli osservatori a bordo e hanno permesso loro di lavorare per contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità nel Mediterraneo».

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